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In Basilicata sono 129 gli studenti profughi ucraini in età scolare, dai sei ai 16 anni, che hanno cominciato a frequentare le lezioni in 50 istituti: 30 sono stati inseriti nella scuola dell'infanzia, 56 nella primaria, 26 nella secondaria di primo grado e 17 nella secondaria di secondo grado.
Nella giornata di ieri a Potenza è stata inaugurata la sede della Direzione investigativa antimafia. Un forte segnale di contrasto alla criminalità organizzata, che negli ultimi anni ha fatto “sentire” più volte la sua pesante presenza.
A tal proposito si è espresso il Ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, presente all’inaugurazione della sede: "Siamo ancora in tempo per proteggere questo territorio": lo ha detto il Ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, che poco fa, a Potenza, ha inaugurato la sede della Direzione investigativa antimafia.
Il Ministro ha preso brevemente la parola dopo il prefetto, Michele Campanaro, e il direttore della Dia, Maurizio Vallone.
Anche quest'ultimo ha definito la Basilicata "non ancora profondamente infiltrata dalle mafie", mentre il prefetto del capoluogo ha sottolineato la necessità di contrastare il fenomeno criminale ancora considerando i flussi finanziari in arrivo con il Pnrr.
Il Ministro dell'Interno ha ricordato che "la Dia è nata dall'intuizione di Giovanni Falcone, secondo il quale serviva seguire il flusso del denaro per battere la mafia. Con la Dia a Potenza - ha concluso Lamorgese - vogliamo rendere la Basilicata ancora più sicura".
Anche il mondo dei sindacati ha ovviamente accolto la notizia con massima soddisfazione.
“L’istituzione della nuova sezione della Dia in Basilicata dota il territorio di un ulteriore strumento per il contrasto della criminalità e delle infiltrazioni mafiose nel tessuto economico e sociale della regione. Il salto di qualità che si è registrato negli ultimi anni negli affari criminali e la sempre più pervasiva presenza delle organizzazioni malavitose nella vita economica della Basilicata necessitava di un gesto forte da parte delle istituzioni, così come auspicato dalle forze sociali e dalla stessa Cisl. La sezione lucana della Dia e l’attivazione del numero unico di emergenza 112 contribuiranno a rendere l’azione di contrasto alla criminalità organizzata e alle mafie sempre più incisiva. Accanto al potenziamento degli strumenti penali occorre fare un investimento anche nella promozione di una vera cultura della legalità, a partire dalle scuole che rappresentano il primo avamposto di cittadinanza sul territorio”. È quanto dichiara il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo.
Questo invece il commento del consigliere regionale pentastellato Gianni Leggieri:
“L’inaugurazione della sezione operativa per la Basilicata della Direzione investigativa antimafia (Dia), alla presenza della ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, è un segnale importante rispetto alla presenza di strutture ad hoc chiamate a contrastare i fenomeni mafiosi, che hanno trovato terreno fertile nella nostra regione come dimostrano diverse inchieste dell’autorità giudiziaria. Da sempre il MoVimento Cinque Stelle ha chiesto l’apertura della sezione lucana della Dia: lo dimostra, tra l’altro, una nostra mozione approvata all’unanimità in Consiglio regionale nel maggio del 2021. Non si abbassi, dunque, mai la guardia per contrastare la criminalità organizzata.
Il direttore della Dia, Maurizio Vallone, intervenuto a Potenza per inaugurare gli uffici di via Vaccaro, ha sottolineato che la Basilicata non è ancora profondamente infiltrata dalle mafie e si può evitare la presenza endemica della criminalità organizzata. Di qui l’importanza della collaborazione con le Prefetture e le Procure della Repubblica. Un impegno molto confortante, che si innesta direttamente al tema della giustizia e dei presidi di legalità.
In questo contesto spero che la questione del Tribunale di Melfi, chiuso nel 2013, dopo alcuni scriteriati interventi che hanno rivisto la geografia giudiziaria della nostra regione, continui a rappresentare una priorità. Quasi dieci anni fa le popolazioni dell’area Nord della Basilicata sono state private del Tribunale e della Procura della Repubblica. Parliamo del territorio più popoloso della regione, a due passi dalla Capitanata, dove la recrudescenza della cosiddetta “Quarta mafia”, è sotto gli occhi di tutti e monitorata costantemente proprio dalla Dia. Il tema della riapertura degli uffici giudiziari di Melfi rimane quindi sempre attuale.
Di seguito un comunicato del dottor Michele Campanaro, segretario FIMMG Matera (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale), in merito ai disservizi che si stanno verificando nelle attività di tracciamento e nelle prenotazioni dei tamponi molecolari, a Matera e provincia.
"In tempi di pandemia si rivelano come un tragico boomerang per le Aziende sanitarie i tagli degli ultimi anni al personale sanitario ed ancor più i mancati investimenti nella sanità territoriale, su cui da tempo la FIMMG ha richiamato l'attenzione.
Prosegue la 'querelle' sulla carente disponibilità dei vaccini antinfluenzali da somministrare nel materano. A seguito degli interventi di alcuni esponenti di "Fratelli d'Italia" e di "Forza Italia", la FIMMG precisa che "si è inteso richiamare l’attenzione su fatti documentati, avendo a cuore la salute dei cittadini. Respingiamo perciò con fermezza ogni tentativo di trascinare strumentalmente il sindacato più rappresentativo dei medici di famiglia nel campo dello scontro politico e delle polemiche ad esso legate, esercizi incapaci di trovare le soluzioni ai problemi che vengono posti".