Giovedì, 18 Aprile 2024

Domenico Lacerenza, oculista di 66 anni, nato a Barletta ma "lucano da oltre un quarto di secolo", al suo primo impegno politico, è il candidato del centrosinistra per le elezioni regionali in programma in Basilicata il 21 e il 22 aprile.

L'accordo è stato raggiunto da Pd, M5S, Avs, +Europa e ha trovato il consenso anche di Angelo Chiorazzo, che era stato indicato come candidato governatore da Basilicata Casa Comune.

Sarà quindi un medico - Lacerenza è il direttore della Sic (Struttura interaziendale complessa) di Oculistica dell'azienda ospedaliera regionale San Carlo di Potenza, la più importante della regione - a sfidare il governatore uscente, Vito Bardi (Forza Italia), ricandidato alla guida della coalizione di centrodestra, che dovrebbe allargarsi fino ad Italia Viva e ad Azione. Le liste dovranno essere presentate venerdì 22 e fino alle ore 12 del 23 marzo: la sensazione è che entrambi i partiti dell'ex Terzo Polo inseriranno loro esponenti nelle liste a sostegno dell'ex generale della Guardia di Finanza, che fu eletto nel 2019.
Anche cinque anni fa, quando Bardi vinse con il 42,2%, per la Basilicata il centrosinistra (ma quella volta senza M5S) scelse a pochi giorni dalla presentazione delle liste un altro professionista della sanità, il farmacista Carlo Trerotola (che si fermò al 33,1%, contro il 20,3 del pentastellato Antonio Mattia), senza esperienze politiche di rilievo. "Per me, che mi sono sempre dedicato alla professione di medico a tempo pieno - ha detto all'ANSA Lacerenza pochi minuti dopo l'ufficializzazione della candidatura - è il primo incarico politico: mi impegnerò al massimo per essere all'altezza". Un "profilo di alto spessore professionale", messo in evidenza nella nota congiunta di Pd, M5S, AVS e +Europa che, insieme a Basilicata Casa Comune, hanno chiesto "di comune accordo" a Lacerenza "di offrire la sua disponibilità quale interprete di un solido progetto politico e sociale per imprimere una svolta nell'amministrazione della Regione Basilicata". L'oculista "ha accettato con entusiasmo la sfida. L'agenda di governo regionale che propone" la coalizione di centrosinistra, "forte della candidatura di Lacerenza - è scritto nella nota - prevede in primo luogo di offrire una sanità di qualità a tutti i cittadini lucani: una sfida essenziale per rilanciare un territorio che ha sofferto profondo disagio per ciò che attiene la fruizione del diritto alla salute e il diritto alle cure".
Si è chiusa quindi, con un colpo a sorpresa la questione della candidatura per il centrosinistra: il nome di Lacerenza, almeno pubblicamente, non era mai venuto fuori. E così Chiorazzo ha sottolineato che "l'individuazione di Lacerenza come candidato presidente del campo progressista corrisponde alla scelta di un profilo civico fortemente impegnato nel sociale, di un profondo conoscitore della sanità lucana e dei suoi problemi, di una persona che ha ritenuto di mettere da parte la sua vita professionale per dare un servizio a questa terra. Tutto ciò è in linea con quella nuova storia che avevamo auspicato, proposto, chiesto", ha concluso Chiorazzo che adesso dovrebbe mettere in campo alcune liste a sostegno del candidato del centrosinistra.

fonte Ansa

Durante l’approvazione dell’ultimo bilancio di previsione l’aula di Via Verrastro ha approvato un ordine del giorno relativo alle compensazioni ambientali concernente il ddl “Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2024-2026”, con l’obiettivo di tracciare un quadro più delineato sulle risorse messe in campo col famigerato “bonus gas”. L’ultima audizione in II CCP ha visto relazionare il Dott. Busciolano proprio su questo punto.

L’inizio del nuovo anno non porta buoni frutti per gli agricoltori, il governo Meloni, infatti, nella Legge di bilancio 2024 ha previsto l’abolizione dell’esenzione Irpef per il settore agricolo, introdotta nel 2017: le rendite catastali dei terreni torneranno così ad essere imponibili, rivalutate del 70% per quanto riguarda il reddito agrario e dell’80% per il reddito dominicale.

Un provvedimento che mette a rischio, senza ombra di dubbio, la sostenibilità economica delle aziende agricole, già pesantemente gravate dall’aumento dei costi di produzione dovuto ai rincari del carburante e delle materie prime, nonché dai danni causati alle colture dalle calamità naturali ormai ricorrenti.

A fronte di una situazione diventata insostenibile, il 22 gennaio prossimo ci sarà una mobilitazione nazionale degli agricoltori, schierati da nord a sud in una protesta pacifica per chiedere al Governo di tornare sui suoi passi.

Anche in Basilicata e soprattutto nel metapontino, dove si concentra la maggior parte della produzione ortofrutticola regionale, gli agricoltori sono pronti a mobilitarsi contro politiche scellerate che, anziché puntare alla valorizzazione di un settore di eccellenza, con interventi di sostegno alle imprese, non fanno che penalizzarlo ulteriormente. 

Ancor più grave è la previsione, contenuta sempre nella Legge di Bilancio 2024, che taglia le agevolazioni contributive per gli agricoltori under 40. Una misura del tutto anacronistica con effetti ancor più deleteri in una regione, come la Basilicata, dove una delle forme di imprenditorialità più diffusa tra i giovani è proprio l’impresa agricola e scoraggiarla significherebbe incentivare ancora di più lo spopolamento.

Ci batteremo ad ogni livello istituzionale per la tutela degli agricoltori, affinché si mettano in campo misure specifiche per la tutela e la valorizzazione delle produzioni e una riforma organica degli Enti preposti alla gestione delle procedure amministrative. Chiediamo al governo regionale di prendere posizione in difesa di un settore che produce eccellenze e impiega oltre 22.000 unità lavorative, contribuendo in maniera rilevante al sostegno dell’economia lucana.

Così con una nota il coordinamento regionale M5S Arnaldo Lomuti, Alessia Araneo, Viviana Verri

Leggo post trionfalistici che festeggiano i grandi risultati ottenuti nel territorio pisticcese in seguito al nuovo dimensionamento scolastico.

POTENZA – Il fronte politico trainato da Pd e Movimento 5 stelle può ancora vincere Le prossime elezioni regionali. Ma se la fronda dei dissidenti pentastellati dovesse crescere e convergere sul centrodestra non c’è intesa che tenga. E’ questo lo scenario disegnato dal sondaggio realizzato nei giorni scorsi da Winpool sull’orientamento dei lucani rispetto al voto di inizio 2024 per il rinnovo dell’amministrazione regionale.

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