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Dal prossimo 1° gennaio 2024 sarà operativa la società “Acque del Sud Spa” che prenderà il posto dell’EIPLI, Ente per lo Sviluppo dell’Irrigazione e la Trasformazione Fondiaria in Puglia, Lucania ed Irpinia (E.I.P.L.I.), persona giuridica di Diritto Pubblico, con sede a Bari, istituito con Decreto del Capo Provvisorio dello Stato n. 281 del 18 marzo 1947 che si occupa non solo in Basilicata di sistemi idrici, dighe, telecontrollo e traverse. Prenderà il suo posto una società controllata dal MEF (Ministero Economia e Finanze) con una quota crescente di partecipazioni di società private (quote limite del 30% individuati come soci operativi) senza che le regioni interessate abbiano possibilità di “contare”(quote limite del 5%) .
Ali Basilicata: nel bilancio di assestamento ancora niente per i comuni. Bardi & c. Vogliono punire i sindaci? Meloni con “Acque del Sud spa” disprezza e umilia la Basilicata. In parlamento scena muta dei parlamentari lucani
Vorrei rassicurare i cittadini che mi stanno chiedendo notizie dei lavori di rifacimento del manto stradale delle arterie provinciali che interessano Marina di Pisticci.
“Nel territorio sottoposto a gestione venatoria (esclusi parchi ed aree protette) i prelievi selettivi dei cinghiali in attuazione al PRIU (piano straordinario per la peste suina) sono in aumento.
Con la tecnica della girata e dell’appostamento fisso, sono stati abbattuti 3.000 capi nel primo semestre del 2023, con un evidente trend di crescita del prelievo.
Gran parte dei capi sono stati avviati a processi di filiera nei centri di lavorazione fauna selvatica presenti sul territorio regionale”.
Lo fa sapere con una nota l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessandro Galella che poi aggiunge:
“Ulteriori misure saranno messe in campo dalla Regione Basilicata per la lotta al soprannumero in Basilicata con il ‘Progetto per la fornitura di servizi integrati per la gestione dell’emergenza causata dall’eccessivo numero della popolazione della specie cinghiale (Sus Scrofa)’ che intende costituire una filiera che comprenda tutte le fasi del processo a partire dalla cattura o abbattimento degli esemplari di Sus scrofa, passando per l’attivazione e gestione dei centri di raccolta, il trasporto e smaltimento delle carcasse, fino alla produzione di prodotti trasformati a marchio lucano, convertendo l’emergenza legata alla crescita della popolazione del selvatico in concreta opportunità economica per lo sviluppo del territorio, il cui termine di presentazione delle proposte scadrà il 7/8/2023”.
Non dovremmo essere noi a dare questa notizia che riguarda il delicato processo di decommisioning dell’impianto itrec, bensì l’assessore regionale all'ambiente, Latronico, convocando un tavolo sulla trasparenza sul nucleare, che in altre regioni - lo ribadiamo - sono convocati regolarmente.