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Il 27 dicembre scorso, la Giunta comunale di Pisticci, su proposta del sindaco, Domenico Albano, e della vicesindaco e assessore all'Ambiente, Rossana Florio, ha approvato all'unanimità una delibera che conferma la totale contrarietà all'individuazione del territorio della Regione Basilicata, e in particolare della provincia di Matera, come sede di deposito nazionale di scorie nucleari. Tale posizione si inserisce nel quadro delle preoccupazioni espresse già un anno fa, quando il Comune aveva ufficialmente dichiarato il proprio dissenso verso qualsiasi ipotesi di sito di stoccaggio di scorie nucleari nella regione.
Scanzano J.co (MT), 15 febbraio – Bene ha fatto il Comune di Genzano a costituirsi in giudizio presentando ricorso al Tar del Lazio per l'annullamento della proposta del CNAI (Carta Nazionale aree idonee) in cui realizzare il deposito nazionale di scorie nucleari. Chiediamo pubblicamente alla Regione Basilicata, alla Provincia di Matera, di Potenza e agli altri Comuni interessati da queste aree di attivarsi con urgenza anche loro in giudizio per l’annullamento della CNAI, cosi da rappresentare integralmente gli interessi generali di un territorio che dobbiamo difendere contro lo sviluppo distorto.
Oggi a Matera si sono riuniti i sindaci di 31 Comuni della provincia di Matera e delle aree limitrofe Ginosa, Santeramo e Altamura per dare vita al Tavolo permanente 'No Scorie'.
Un incontro con i vertici della Sogin per capire come mai, a fronte delle numerose e puntuali osservazioni presentate sia dalle due Province lucane che dai comuni interessati, numerose aree della nostra regione siano state ritenute idonee ad ospitare il deposito nazionale delle scorie nucleari.
Amministrazioni e cittadini manifestino civilmente nei territori il loro dissenso se vogliono evitare il deposito di scorie nucleari e salvare il futuro della Basilicata e della Puglia. Dal 13 dicembre e fino al 12 gennaio 2024, sia gli enti territoriali con le aree presenti nella carta pubblicata che quelli che non rientrano tra le aree già individuate, nonché il Ministero della difesa per le strutture militari interessate, possono presentare la propria autocandidatura per ospitare sul proprio territorio il deposito di scorie.