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Sarà una notte bianca che però questa volta invece che suoni, luci e canti vedrà protagonista il vaccino.
“In queste settimane per la scuola del territorio materano nulla è cambiato, c’è ancora chi ignorando la realtà delle cose e della situazione continua a pensare di poter riprendere la didattica a partire da lunedì 26 aprile, dove anche gli studenti della scuola secondaria ritornano in presenza al 70%. Fino al 31 luglio i mezzi devono coprire massimo il 50% dei posti consentiti. A ciò si aggiungerà un maggior rischio di contagio, da evitare in quanti sappiamo che i ragazzi possono avere un ruolo determinante nel contenimento del Coronavirus”.
“All’impoverimento ed al degrado che sta investendo la Provincia di Matera, bisogna rispondere invertendo le tendenze in atto ed affermare il diritto al lavoro, alla formazione, alla sicurezza, alla salute: nel territorio materano una famiglia su 4 vive in situazione di disagio economico e un giovane su 4 è un cosiddetto ‘Neet’, cioè non è né lavoratore né studente. Sono alcuni degli aspetti che più spiccano nell’ampio di una ricerca Ugl, è il suono di campanello d’allarme che và analizzato attentamente dove sicuramente si nasconde un lato sociale preoccupante”.
“I contagi ufficiali da coronavirus aumentano in tutta la provincia di Matera e ‘focolai’ importanti si scatenano in diversi paesi; ci sono inoltre i contagi che non si conoscono, visto che i tamponi e le analisi del sangue per la ricerca degli anticorpi vengono effettuati con il contagocce nel nostro territorio.
“Il dato è molto semplice, in queste settimane per la scuola nulla è cambiato e, nel momento in cui i contagi segnano un’ulteriore ripresa, c’è ancora chi, ignorando la realtà delle cose e della situazione, continua a pensare di poter riprendere la didattica in presenza.