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Pd Pisticci: Per noi la politica è fatta di percorsi condivisi. Poi ci sono gli apprendisti stregoni...

Giovedì, 23 Giugno 2022

Di seguito una nota stampa del gruppo consiliare Pd Pisticci:

Capiamo che per Vito Di Trani è difficile interpretare un percorso, perché comprendiamo e conosciamo ormai da tempo le macroscopiche lacune politiche e amministrative di chi, come lui, ha sempre navigato a vista indossando casacche diverse, è noto il suo recente approdo fra i “Calendiani”.
Il sindaco “qualunquista”, si è distinto nella carriera politica per essere quello “Senza una meta”. Pur di tornare in scena da protagonista, ha provato anche a recitare, a più riprese, la parte del traghettatore impavido ma le fiction gli elettori al massimo scelgono di guardarle in tv, in prima serata. Le persone, quando si parla di amministrazione della cosa pubblica, esigono chiarezza, concretezza e progettualità.
Ricordiamo che per ben due volte il corpo elettorale a Vito Di Trani gli ha detto chiaramente di averlo smascherato e collocato, con un’inesorabile bocciatura, al ruolo politico di avventuriero politico di secondo piano. Volendo stare nella similitudine cinematografica: un attore d’avanspettacolo con un ruolo del tutto marginale.
Oggi siamo chiamati, perché il popolo pisticcese lo ha detto chiaramente, ad amministrare secondo il programma che abbiamo presentato agli elettori, guardando avanti e rendendo concrete le idee. Stiamo seguendo una traiettoria che è frutto di programmazione, condivisione e conoscenza del passato, del presente e del futuro della nostra città e dei nostri cittadini. Concetti sconosciuti a Di Trani.
Come detto, ai politici come Di Trani, abituati a procedere a casaccio, viene difficile pensare che possa esistere un modo di amministrare europeo, fatto di dialogo, progettualità e soprattutto tempi e risultati.
Proprio così: i “risultati”. Entità sconosciute che Di Trani cerca disperatamente nella sua carriera politica o prova pateticamente ad attribuirsi meriti che esistono solo nella sua memoria politica.
Diciamo, infine, a Di Trani che il suo ricettario salvifico, fatto di soluzioni semplici e populiste arricchite da bugie e false speranze, è ormai noto ed è stato sconfessato.
Anzi, per il garbo politico e amministrativo che ci contraddistingue ci permettiamo di suggerirgli di cambiare strategie perché nel 2026 quando saremo giudicati anche noi dai cittadini, il nostro desiderio non è soltanto riottenere la fiducia, ma è anche quello di aver avuto fra gli avversari persone di spessore politico e non certo apprendisti stregoni della politica.