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E’ sempre una grande festa per tutti gli sportivi e non. Il Giro d’Italia, la “magia rosa”, è da sempre un rito che unisce e abbraccia tutto il Paese.
Quest’anno, la carovana arriva a Matera dopo aver attraversato gran parte della nostra provincia, toccando i territori di Metaponto, Bernalda e Montescaglioso.
L’evento, naturalmente, ci riposta indietro di tanti anni, quando la “corsa rosa” fece tappa a Marconia, dopo aver attraversato gran parte del nostro territorio e la città di Pisticci, che accolse i “girini” con uno significativo striscione lungo una ventina di metri, posto in cima alla rampa che porta in città: “Saronni, ci dispiace, ma è Moser che ci piace”. Era il 24 maggio 1984 e la tappa Foggia - Marconia di Pisticci, passò alla storia per il primo sciopero attuato dai corridori che così intesero protestare per mancanza di illuminazione nella galleria di Miglionico ed anche per il fondo stradale sconnesso che provocò diverse cadute lungo la discesa verso la Basentana. Una vibrante protesta verso l’organizzazione da parte dei girini, che misero in atto un vero e proprio ammutinamento con l’arrivo a Marconia in gruppo e senza disputare la volata. Episodio che destò parecchio scalpore e delusione e soprattutto reazione indignata da parte del pubblico presente in massa lungo viale Ontario dove era fissato il traguardo. Fece scalpore la filippica dell’allora sindaco di Pisticci Gaetano Michetti durante il “Processo alla trappa “di Sergio Zavoli, che accusò i ciclisti ribelli, di vero e proprio tradimento nei confronti degli sportivi pisticcesi a cui seguirono le scuse da parte del Patron Vincenzo Torriani e di Carmine Castellano, suo vice, per lo spiacevole accaduto.
L’anno successivo, il Patron Torriani, quasi a voler ripagare il pubblico pisticcese del torto subito l’anno prima, incluse nell’itinerario ancora il territorio di Pisticci, che poi, lo ospitò anche nella edizione del 1990, con il traguardo volante” Amaro Lucano” di Pisticci Scalo, sul viale Cav. Pasquale Vena.
Ma la “corsa rosa”, ricordiamo, tornò altre volte sul nostro territorio, sulla Jonica e sulla Basentana, e cinque anni fa, transitò dal bivio di Pozzitello, salutato da tantissimi tifosi.
E’ passato un po’ di tempo, ma ricordiamo con piacere un episodio di qualche lustro fa, protagonista il grande Gino Bartali che a bordo della sua Fiat 131, al seguito della corsa, si fermò al bivio San Basilio per ristorarsi, avvicinato da tantissimi appassionati, e qualcuno non perse occasione per chiedere della rivalità storica con fausto Coppi. Nella tappa di mercoledì, saranno tantissimi i tifosi pisticcesi che si riverseranno sulla Basentana o sulle rampe di Bernalda, per salutare la “corsa rosa”. VIVA IL GIRO D’ITALIA.
Michele Selvaggi