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Da qualche mese, attraversando la circonvallazione che da via Paisiello e dalla Villa Comunale conduce al rione Dirupo, nella zona sovrastante il “Calcetto”, si nota tutta una variopinta area di intervento, bella a vedersi, attesa la varietà di colori che caratterizza l’opera, che spazia per una notevole superficie e che colpisce per la sua presenza nella parte estrema di uno dei più antichi rioni della nostra città, famoso anche per essere stato colpito nella notte del 21 novembre del 1976, da un vasto movimento franoso che, praticamente distrusse la maggior parte di quell’agglomerato urbano, per fortuna, senza causare vittime.
Il progetto, il cui committente è il Comune di Pisticci, è a firma dei Progettisti Arch. Giuseppe Trabace, Capogruppo Finepro S.R.L., l’ing. Veronica Vespe e il Geologo Domenico Laviola, nostro compaesano. E con la consulenza del Prof. Ing. Beniamino Murgante e R.U.P l’Ing. Rocco Salvatore Giannace.
L’opera in particolare, fa parte degli “Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale”, attraverso la realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria volti al riuso e alla rifunzionalizzazione delle aree di Pisticci Centro (Rione Tredici, Croci e Dirupo).
Come è noto, l’Amministrazione Comunale di Pisticci, è beneficiaria del contributo previsto dalla Legge 27 Dicembre 2019, n.160 e dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21 gennaio 2021. L’opera è finanziata dal Ministero dell’Interno, nell’ambito del PNRR, finalizzata a fornire ai Comuni con popolazione superiore ai 15 mila abitanti, contributi per investimenti nella rigenerazione urbana.
In particolare il progetto nel suo insieme, pone come obiettivo strategico, quello di migliorare la qualità degli spazi urbani e la loro fruibilità, intervenendo su aree verdi di proprietà pubblica. Ma l’obiettivo è anche quello di sviluppare reti multifunzionali: infrastrutture verdi, valori ecologici, valori identitari, culturali e sociali. L’idea progettuale, alla base dell’intervento, è quella di individuare e descrivere una serie di progetti legati tra di loro con lo stesso fine, quello di riqualificare l’area oggetto di intervento e rendere questi luoghi vivibili.
L’intervento, che viene eseguito dalla Impresa D’Alessandro Pier Paolo di Marconia, nel suo complesso, dà spazio ai seguenti interventi: Parete Verde - Inserimento di pannelli fotovoltaici volti a garantire l’efficientemente energetico della intera opera - Giardino terrazzato mediante opere di ingegneria naturalistica e riqualificazione dell’area a parcheggio. Per quel che concerne la parete verde - come spiega la relazione tecnica, si è pensato di realizzarne una, che fosse la parete verde più grande d’Europa, andando a mascherare le dolorose cicatrici di Pisticci (i resti delle frane dal 1959 e successivi), con un sistema integrato di verde pensile, partendo dal presupposto che i giardini verticali non hanno solo una funzione estetica, ma sono portatori di una serie di benefici che ne fanno una soluzione ideale che sappia coniugare bellezza, fascino e praticità, svolgendo anche una funzione di isolamento termico rendendo gli ambienti più silenziosi e confortevoli per tutto l’anno.
Non sappiamo se nella nostra regione esistono già altre opere riconducibili ai Giardini Pensili che si stanno realizzando a Pisticci. E’ chiaro però, che l’intervento al rione Croci della nostra città, ormai allo stadio conclusivo dell’opera, rappresenta una espressione tecnica di piacevole avanzata novità, bella anche da vedere e ammirare.
Michele Selvaggi