Domenica, 13 Luglio 2025

Monsignor Benoni Ambarus è il nuovo arcivescovo di Matera-Irsina

Mercoledì, 18 Giugno 2025

Una notizia che i fedeli delle parrocchie materane, aspettavano da diversi mesi dopo il trasferimento di Monsignor Antonio Giuseppe Caiazzo in Emilia Romagna. Solo da alcune ore si è avuto notizia che Papa Leone XIV, questa mattina ha nominato Monsignor Benoni Ambarus -  attuale vescovo ausiliare della Diocesi di Roma, nuovo Arcivescovo di Matera Irsina e vescovo di Tricarico.

Una nomina che giunge a sei mesi dalla partenza dell’ex Arcivescovo Caiazzo.

Monsignor Benoni Ambarus, che in molti chiamano “Don Ben”, è nato il 22 settembre 1974 a Somusca Bacau, in Romania. La sua storia teologica è iniziata nel seminario di Iaşi (dal 1990 al 1996 per poi approdare nel pontificio seminario romano maggiore dove poi si è laureato in teologia. Nel 2011 ha ottenuto la licenza in Teologia Dogmatica dalla Pontificia Università Gregoriana. Monsignor Ambarus era stato ordinato sacerdote per la diocesi di Iaşi, il 29 giugno del 2000, giorno di San Pietro e Paolo. Successivamente si è trasferito a Roma dove, dopo varie esperienze pastorali, soprattutto nella periferia nord della Capitale, aveva assunto importanti responsabilità nel campo della carità e servizio sociale. E’ stato direttore della Caritas romana fino alla sua nomina episcopale del 20 marzo 2021 e la ordinazione episcopale del 2 maggio 2021. Durante il suo ministero di ausiliare romano, Monsignor Ambarus si è distinto nell’ambito della diaconia della Carità dirigendo l’ufficio per la Pastorale Sanitaria oltre ad essere Dirigente della Presidente della Fondazione Caritas di Roma e della Commissione Regionale per il servizio della Carità della Conferenza Episcopale del Lazio.

Come si ricorderà, l’Arcidiocesi di Matera Irsina, era vacante dal gennaio 2025 quando l’Arcivescovo Caiazzo era stato trasferito a guidare la diocesi di Cesena - Sarsina in Emilia Romagna.

Monsignor Ambarus è da poco diventato cittadino italiano. In qualità di delegato del Papa per le carceri, fu lui ad annunciare che Papa Francesco poco prima che morisse, aveva deciso di destinare 200 mila euro dei suoi risparmi per sostenere detenuti di Rebibbia.

Il saluto di Monsignor Benoni Ambarus alla comunità della Diocesi di Matera-Irsina e Tricarico

Caro Popolo di Dio che abiti nell’Arcidiocesi di Matera-Irsina! Cari sacerdoti, diaconi, laiche e laici, religiose e religiosi, distinte autorità e amministratori del bene comune! Ancora una volta il Signore interviene nella mia vita in modo sorprendente e stupendo, e mi manifesta una nuova strada, un cammino nuovo da percorrere, attraverso il discernimento e la decisione del nostro Papa Leone XIV. Proprio al Papa rivolgo un pensiero di ringraziamento per la fiducia che ha riposto nella mia persona. Ho accolto volentieri nell’obbedienza e nella fede la nomina a pastore di queste Chiese locali, che porterà ad intrecciare le nostre strade di vita. Non ci conosciamo ancora di persona; conto di poter venire al più presto ed iniziare il cammino insieme. Ma anche se non ci conosciamo, siamo ugualmente già in comunione, perché membri dello stesso Corpo di Cristo, che è la Chiesa. Abbiamo vissuto finora su filari ecclesiali diversi, ma tutti avevamo ed abbiamo la stessa vocazione: portare frutto nella Vigna del Signore, portare la gioia del vino nuovo per questo mondo, per tutti gli uomini e le donne che attendono la Buona novella, che desiderano avere la pienezza di senso nella vita che, sappiamo, solo il Signore può dare. Carissimi, sono contento di poter condividere insieme a voi la vita e la vita nello Spirito! Siamo dei salvati che a loro volta non trovano pace finché non hanno fatto tutto ciò che è in loro potere per “portare Cristo nelle vene dell’umanità”, come diceva ieri ai vescovi italiani il nostro Papa. Il mio saluto affettuoso e grato va verso il mio predecessore, S. E. Antonio Giuseppe Caiazzo, nonché all’amministratore diocesano, don Angelo Gioia. Rivolgo un pensiero particolare a tutte le persone che in questo momento vivono situazioni di fatica nella loro vita, o deficit di speranza, malattia, disoccupazione, difficoltà e povertà di ogni genere. Un caro saluto ai giovani ed ai bambini: la vostra esistenza, carica di futuro benedetto e sostenuto dal Signore, è preziosa per tutti noi! A tutti voi rivolgo due inviti: Custodiamo il tempo e lo spazio che ci separa dal nostro incontro di persona con una continua e fervida preghiera reciproca. Mettiamo il Signore in mezzo a noi, Lui, l’unico Pastore di tutti. Il secondo invito che vi rivolgo è quello di fortificare le mani infiacchite, e rafforzare le ginocchia vacillanti (Is 35,3); il mondo di oggi ha un grande bisogno del sale e del lievito della Chiesa, della nostra collaborazione con tutti. Per questo, nell’anno giubilare siamo pellegrini di speranza, gente che ha capito che oggi bisogna “organizzare la speranza”, come diceva Papa Francesco! Ringraziandovi fin d’ora per la vostra accoglienza, affidiamo il nostro camminare insieme alla Madonna della Bruna, tanto amata nell’ Arcidiocesi di Matera-Irsina e a S. Eustachio. Intercedano e ci guidino loro affinché accada il Regno di Dio in noi e attorno a noi!

Michele Selvaggi

Ultima modifica Mercoledì, 18 Giugno 2025 14:45

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