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Potenziale pericolo per la circolazione sulla strada provinciale per Pisticci Scalo. Si ripristini lo stato dell’arte

Venerdì, 07 Gennaio 2022

E’ da oltre un mese che lungo la strada provinciale che porta allo Scalo Ferroviario, ma anche all’ ex stabilimento ANIC e al Quartiere Residenziale, proprio in prossimità dell’ingresso alla struttura dell’Amaro Lucano, si nota uno strano e notevole rialzo dell’asfalto, che, se non inquadrato bene a distanza, da parte degli automobilisti di passaggio, nonostante un segnale indicatore con freccia, potrebbe costituire serio pericolo per la circolazione che proprio in quel tratto di rettilineo, viene affrontata a velocità più o meno sostenuta.

Il rialzo di cui parliamo - come spiega chiaramente la foto, insiste lateralmente, ma sempre all’interno della carreggiata e si sviluppa per una altezza variabile fino a circa 20-30 centimetri dal piano stradale. estendendosi per un paio di metri parallelamente alla parete dello stabilimento dei Vena. Non ci spieghiamo come la cosa, abbastanza strana, sia potuta accadere, ma quel che più fa pensare è che a distanza di tempo da quando si è verificata, in un punto abbastanza visibile per chi transita da quelle parti, nessuno finora è intervenuto per ripristinare la pavimentazione visibilmente sconnessa tanto - ripetiamo - da creare pericolo per gli automobilisti in transito.

Il tratto di strada in questione, per quel che ci risulta, non fa parte delle arterie comunali del territorio, ma sarebbe classificata provinciale. Da qui la necessità di provvedere, da parte dell’Ente proprietario e gestore di quel tratto di strada, con una certa sollecitudine, alla esecuzione di lavori per riportare il tutto allo stato primitivo.

La nostra è pura e semplice dovuta segnalazione, come già in passato abbiamo sempre fatto anche per altri disservizi in altre parti del nostro territorio, affinché si intervenga in tempo per evitare possibili conseguenze lungo un tratto di strada parecchio trafficato in tutte le ore della giornata, ma anche di notte.

Michele Selvaggi