Gli rompe la testa con un martello, in seguito ad una lite avvenuta qualche ora prima.
Un uomo di 41 anni è stato arrestato dai Carabinieri dopo aver colpito il nipote fino a fratturargli il capo.
Il fatto è accaduto ieri sera a Marconia e solo per miracolo non ci è scappato il morto, in quello che è risultato un vero e proprio agguato, premeditato dall’aggressore (lo zio) che ha atteso il nipote sulla strada del ritorno verso casa, in una zona buia che ben si prestava all'aggressione. Una volta transitato a piedi è sbucato dalla penombra e lo ha colpito alle spalle. I due, in precedenza, avevano avuto una animata discussione, per futili motivi, nella popolosa Piazza Elettra.
“Lo zio – raccontano i Carabinieri - non soddisfatto delle parole profferite dal nipote, rientrava presso la propria abitazione, si
armava di martello e si posizionava in una strada poco illuminata e, dopo aver atteso il nipote, lo colpiva al capo cagionandogli un trama cranico fratturativo, con ferita lacero contusa e prognosi di giorni 25”.
Avuta notizia dell’accaduto, infatti, i militari della locale Stazione guidati dal Maresciallo Arcangelo Minei, con l’ausilio del personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pisticci su direttive del Capitano Pietro Mennone, si sono adoperati per il rintraccio dell’aggressore, un 41 enne del luogo, già conosciuto alle Forze dell’ordine, il quale è stato ritrovato in breve tempo e, dopo alcune verifiche, dichiarato in arresto. Terminate le formalità di rito è stato condotto in carcere a Matera dove resterà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. “Il fatto di sangue – concludono i Carabinieri - per puro caso non ha avuto tragiche conseguenze”.