06Maggio2024

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Nunzio Santorsola disperso in mare. Il fratello: 'Far luce su un ventaglio di ipotesi e continuare a cercare'

Aggiornamento ore 14.35 del 19 ottobre - “In una nota al ministro dell’Interno, Angelino Alfano, su segnalazione del sindaco di Bernalda, Domenico Tataranni, ho chiesto di organizzare il prima possibile un incontro alla presenza dei familiari del concittadino bernaldese Nunzio Santorsola, purtroppo disperso in mare da diversi giorni, per mettere in campo ogni azione possibile volta al suo ritrovamento, scongiurando la cessazione delle ricerche in mare”.
Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico (Cor). “L’incontro, al quale dovrà prender parte anche il sindaco di Bernalda, servirà anche a fare il punto sulle attività di ricerca svolte e da svolgere”.

Aggiornamento ore 00.05 del 19 ottobre -  Si è conclusa senza esito la nuova battuta di ricerche di Nunzio Santorsola, scomparso in mare lunedì 10 ottobre. Da allora non si hanno più sue notizie. La barca fu ritrovata lunedì notte, poche ore dopo la segnalazione del suo mancato rientro inoltrata intorno alle 21.00. Di Nunzio, invece, nessuna traccia, nonostante il mare sia stato setacciato per diversi giorni anche dal cielo, in lungo e in largo sia da mezzi della Guardia Costiera che da volontari, unitamente al supporto di altri Corpi anche da terra. 
Ieri una nuova iniziativa spontanea ha interessato un ampio tratto di mare. Vari amici dello spinner, esperto e molto conosciuto dalla comunità di pescasportivi del metapontino, a bordo di una dozzina di barche, partite da Metaponto, Argonauti e Marinagri, hanno cercato il corpo di Nunzio partendo dal luogo in cui, da valutazioni fatte in base all’osservazione del navigatore di bordo, l’uomo può essere caduto, in una zona al largo fra Policoro e Scanzano. La piccola flotta ha navigato verso la Calabria, andando anche oltre la zona di Amendolara. Si presume, infatti, che le correnti possano aver traportato il corpo in quella direzione. Anche ieri, tuttavia, non sono venuti fuori riscontri. Per le ricerche si è mobilitata nuovamente la Guardia Costiera da Corigliano. Il timore è comunque quello che le ricerche da parte degli organi competenti possano essere interrotte. Sarà difficile, stando alle parole riferite a Trm da Salvatore Santorsola, fratello di Nunzio, ottenere che qualche velivolo si alzi nuovamente per ulteriori esplorazioni. “Noi – ha detto Salvatore – come famiglia, assieme a tutti i suoi amici chiediamo che le ricerche possano continuare non solo ad opera dei volontari, ma anche da parte di chi è competente a farle”. Salvatore, ricordando che il fratello era solo al momento della scomparsa, ha chiesto anche “di far piena luce sull’accaduto. Quella di una tragica fatalità durante il combattimento con una grossa preda – ha aggiunto – è solo una ipotesi. Credo che vada considerato, invece, un ventaglio di ipotesi per capire cosa effettivamente sia successo quella notte. Ci sono testimonianze che in mare, durante le prime ricerche, ci fossero anche altre barche. Bisogna appurare se qualcuno si sia avvicinato verificando anche a bordo della barca di Nunzio se vi sono elementi per capire come sia potuta accadere questa tragedia”.

Aggiornamento ore 15.30 del  17 ottobre - Sono riprese le ricerche in mare di Nunzio Santorsola, scomparso da una settimana nelle acque dello Jonio lucano. Coordinate dalla Capitaneria di Porto di Bari, le attività dei mezzi in acqua ed in cielo sono proseguite per l'intera giornata nel tentativo di porre fine aduna straziante situazione di incertezza che dura da ben una settimana.
Se le attività non dovessero dare esito anche oggi, giorno in cui peraltro Nunzio avrebbe compiuto 38 anni, è già stata organizzata per domani mattina una nuova iniziativa spontanea in mare.
L'appuntamento è alle ore 9.00 di martedì 18 ottobre presso il Porto di Marinagri per prendere parte ad una battuta di ricerca.
"Invitiamo tutti i possessori di imbarcazioni a partecipare all'iniziativa. Ogni imbarcazione dovrà essere composta da almeno due persone ed avere un'autonomia di 50 miglia. Grazie a chi vorrà collaborare! Si prega di condividere il più possibile questo invito".

Aggiornamento ore 10.45 del  16 ottobre -  “Lì fuori il mio angelo pescatore aspetta di essere trovato”. Salvatore Santorsola rinnova l’appello alle ricerche affinché suo fratello Nunzio, il trentottenne scomparso in mare lunedì scorso, possa in qualche modo tornare a casa. “La nostra famiglia – spiega in un messaggio affidato ai social - sta facendo tutto il possibile affinché le ricerche di mio fratello da parte delle autorità competenti continuino”. A distanza di diversi giorni senza esito occorre trovare la forza di cercare ancora. “Le ore passano e siamo perfettamente consapevoli che la speranza di trovarlo vivo è legata ad un miracolo. Se però in questo istante e nei giorni a seguire non ci fosse un'altra emergenza in mare lungo la costa ionica, perché non continuare”? è la richiesta rispettosa di Salvatore che continuerà a cercare in prima persona: “Nel frattempo, date le favorevoli condizioni del mare di questi giorni l'unica cosa che posso fare é ispezionare la costa nella speranza che il mare me lo restituisca”…“tutti i giorni insieme ad amici e volontari cammineremo sulle nostre spiagge, da Taranto fino a Rocca Imperiale e oltre. In acqua non mancherà il supporto nella ricerca di tutti i suoi amici che con lui condividevano la passione per il mare. Ho promesso a miei genitori che riporterò mio fratello a casa”. 
Salvatore Santorsola lancia pertanto il suo appello, chiedendo l’aiuto di tutti coloro che conoscevano Nunzio: “Se qualcuno di voi avesse la voglia e la possibilità di aiutarmi a mantenere questa promessa state certi che Nunzio ricambierà mille volte tanto.... perché mai nella sua vita ha preso senza dare...MAI.
Condividete all'infinito questo grido di speranza... perché non c'è bisogno di raccontarvi la bontà d'animo di mio fratello... è talmente evidente che anche il mare ha voluto tenerlo per se”. Gli ha dato ascolto il gruppo di enduristi di Bernalda, che oggi percorrerà il moto un tratto di costa compreso fra Metaponto e Taranto nella speranza che, dopo la recente mareggiata, il mare possa dare qualche segnale.
Nelle sue parole, Salvatore ha ricordato alcuni tratti del carattere del fratello che tutti gli riconoscevano: persona generosa e sempre disponibile, sulla quale davvero si poteva sempre contare sia in mare che per condividere informazioni, storie ed avventure di pesca. Dotato di un grande fiuto per lo spinning dalla barca, in tanti contattavano Nunzio per una dritta o un consiglio e lui non si sottraeva mai a chiacchierare, rispondendo sempre con la consueta cortesia. Una persona dall’animo buono che aveva la stima di tutti.
Intanto al Tg regionale della Rai, ha parlato Gaetano Loscalzo, che nella notte fra lunedì e martedì scorsi, a poche ore dall’inizio delle ricerche, ha trovato in mare la barca dell’amico: “Siamo usciti intorno alle 22.00. A mezzanotte abbiamo trovato l’imbarcazione. E’ stata una cosa abbastanza fortuita ed accaduta anche in tempi ristretti. A bordo non c’era nessuno. Era vuota. Come ho subito comunicato alla Capitaneria. Ho notato subito dal tracciato del gps che ha avuto uno scarroccio conforme con quella che poteva essere la direzione del vento. Infatti la barca è andata verso est come è normale che fosse con il vento di ponente. Ha fatto circa 5 miglia. Questo ha fatto capire che in pratica la caduta in mare, la scomparsa di Nunzio, è avvenuta 5 miglia prima. 

Non era uno sprovveduto. In base alle condizioni del motore, che era freddo, come ho potuto appurare toccandolo e vedendo la strumentazione, mi hanno fatto pensare che dalle prime ore di penombra fino a quando l’abbiamo trovata, la barca è andata alla deriva da sola. Ho fatto un calcolo di quattro o cinque ore”. Ore decisive, probabilmente, per determinare le sorti di Nunzio, sulla cui storia non si può far altro che continuare ad avanzare le ipotesi della prima ora: un malore, una caduta accidentale, le conseguenze concitate di un’azione di pesca con una grossa preda. Nient’altro che ipotesi a sei giorni da quella sciagura.

Aggiornamento ore 16.00 del 14 ottobre - Sono proseguite anche ieri ed oggi, le ricerche in mare di Nunzio Santorsola, lo spinner di Bernalda uscito lunedì pomeriggio da Metaponto per una battuta di pesca e mai rientrato. Il suo natante era stato ritrovato intorno a mezzanotte a diverse miglia dalla costa, in un tratto compreso fra Scanzano e Policoro, ma di Nunzio a bordo non vi era traccia. Da allora le ricerche sono andate avanti in maniera incessante e sono continuate fino ad oggi facendo leva su uno spiegamento di mezzi in dotazione ai comparti di Guardia Costiera di Taranto e Corigliano, coordinati dalla Capitaneria di Porto di Bari. Ad un certo punto, tuttavia, le motovedette sono rientrate in giornata a causa delle condizioni del mare. 
A circa quattro giorni dall’accaduto la speranza di dare un lieto fine a questa storia sono ridotte al miracolo. L’uomo, per ragioni imprecisate, è caduto in acqua. Forse un malore, forse un’onda irregolare, forse le fasi concitate del combattimento con una grossa preda: sono tutti segreti che Nunzio, uscito in solitario, come spesso era solito fare, porta con sé. Di certo c’è che la barca ha preso la via del largo e che dal mezzo mancavano l’attrezzatura da spinning che l’uomo portava sempre con sé. Indizi, per tentare di riscostruire le cause dell’accaduto. Solo frammenti per tentare di far luce su quel maledetto lunedì, quando il mare non era dei migliori e qualcosa è andato storto tanto da vincere l’abilità e l’esperienza che il pescatore pure aveva. 
La sua barca, intanto, resta sequestrata al porto di Marinagri a disposizione dell’autorità giudiziaria. Le ricerche continueranno anche nei prossimi giorni sia in mare che a terra. Per via della mareggiata in corso, infatti, si ipotizza che, nella peggiore delle ipotesi, almeno il corpo possa essere restituito sulla spiaggia, dopo che le ricerche su un ampio tratto di mare, anche con mezzi aerei, sono risultate vane. Vi hanno partecipato anche alcuni amici di Santorsola.
Fra questi Walter Iannucci, che proprio mentre era in mare con la sua barca, ha perso la vita a causa di un malore. Una tragedia nella tragedia per la comunità di Bernalda, incredula così come i tanti pescatori sportivi della piccola comunità costiera lucana, per questo sinistro accanimento della sorte. Iannucci, classe ’61, è deceduto mercoledì pomeriggio, soccorso in mare dalla Capitaneria di Porto, che ha provato a rianimarlo, trasportato a Marinagri e di qui all’ospedale di Policoro. I medici hanno potuto solo constatare il decesso. La salma è tornata oggi a Bernalda. I funerali avranno luogo domani, sabato pomeriggio, alle ore 15.00.

Aggiornamento ore 10.15 del 12 ottobre - Proseguono anche oggi le ricerche in mare di Nunzio Santorsola, disperso da lunedì sera dopo essere uscito da Metaponto per una battuta di pesca. La sua barca era stato ritrovata intorno alla mezzanotte, poche ore dopo la segnalazione, in un tratto di mare al largo di Scanzano ed oggi risulta sequestrata su disposizione della procura di Matera che sull’accaduto, come da prassi, ha aperto una indagine. 
Anche stanotte in mare sono rimaste due motovedette della Guardia Costiera, guidate dalla Capitaneria di Porto di Taranto e con l’ausilio del comparto di Corigliano, coinvolto già da ieri nelle attività di ricerca unitamente ad un mezzo aereo che ha perlustrato la zona fino a quando le condizioni di luce lo hanno permesso. In base ad alcune valutazioni sulle correnti marine e sul punto di ritrovo del natante le attività di ricerca si sono concentrate nel tratto di mare al confine fra Basilicata e Calabria. L’aereo, nel pomeriggio di ieri, ha avuto anche il supporto di un elicottero, mentre oggi dovrebbe essere coinvolto anche un velivolo dei Vigili del Fuoco.

Aggiornamento ore 20.00 11 ottobre - Un pescatore sportivo di Bernalda non è rientrato ieri sera al suo rimessaggio a Metaponto e risulta al momento disperso in mare.
L'uomo, Nunzio Santorsola di 38 anni, era uscito per una battuta di pesca sulla sua barca, una open di 5,5 metri, che è stata ritrovata stanotte in un tratto di mare al largo fra Scanzano Jonico e Policoro, ma a bordo non c'era nessuno.
Le ricerche del pescatore disperso sono proseguite per l'intera giornata. Sul posto anche la Guardia Costiera coordinata dalla Capitaneria di Porto di Taranto, intervenuta con un velivolo e due motovedette, oltre che barche private di amici e conoscenti che si sono mobilitati sin da ieri sera.
La segnalazione era stata inoltrata nella prima serata del lunedì appena trascorso. Nel pomeriggio il mare era risultato mosso, circostanza che viene presa in considerazione per formulare le prime ipotesi di ricostruzione dell’accaduto, che non ha testimonianze dirette. L’uomo, infatti, era uscito da solo ed a quanto pare aveva segnalato un guasto al suo cellulare ad un amico incontrato in mare prima di allontanarsi seguendo la rotta che aveva scelto per la sua battuta di pesca. Un malore o un incidente le ipotesi avanzate finora, anche se non possono essere escluse a priori altre piste.
Pescatore amatoriale, ma esperto, Santorsola è molto conosciuto dalla comunità dei pescasportivi della costa. Cordiale e disponibile con tutti, negli ultimi anni avevano affinato la tecnica a spinning dalla barca sulle grosse prede del mar Jonio fino a diventare un punto di riferimento per l'intera zona.

Marika Iannuzziello
Roberto D'Alessandro