17Maggio2024

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Un pensiero rivolto dalle donne alle donne

Vogliamo rivolgere in pensiero di solidarietà e vicinanza a tutte le donne che subiscono violenze di ogni genere, fisiche, psicologiche, materiali, di qualunque genere nell'ambito del lavoro, famiglia e società e che vengono segnate psicologicamente come donne, come madri, come lavoratrici. Vorremmo una sensibilità maggiore da parte delle istituzioni.
La violenza contro le donne e le ragazze è un problema di proporzioni ormai dilaganti. Non c'e' giorno che passi senza qualche notizia di femminicidio. Quasi una donna su tre nel mondo è stata picchiata, ha subito coercizione sessuale o ha subito altro genere di abusi durante la propria vita – quasi sempre da qualcuno che la conosceva.  E’ forse la violazione più grave dei diritti umani che conosciamo al giorno d’oggi, devasta vite, crea fratture indelebili nella vita di una donna che sia figlia o moglie o compagna. Le donne sembra ancora non possano avere il diritto di scegliere la loro vita, anche quando si tratta di lasciare uomini violenti che non accettano separazioni. Le donne nonostante le loro lotte per il conseguimento dei propri diritti ancora risultano essere considerata spesso esseri costrette solo a subire.
Le statistiche mostrano anche un quadro orribile delle conseguenze sociali e di salute della violenza contro le donne. Per le donne di età compresa tra i 15 e 44 anni,addirittura la violenza è una delle maggiori cause di morte e disabilità. In uno studio del 1994, basato sulle statistiche della Banca Mondiale tra  10 fattori di rischio selezionati che le donne di questa età affrontano, lo stupro e la violenza domestica hanno un tasso d’incidenza più alto del cancro, incidenti stradali, guerre e malaria.
Spesso siamo convinti che certi episodi sono lontani da noi e invece anche in piccoli centri come il nostro accadono cose orribili, che spesso non si raccontano per paura, vergogna, giudizio e pregiudizio. E non dimentichiamo che laddove c'e' una donna che subisce maltrattamenti ci sono anche figli che con silenzioso dolore sopportano padri violenti e madri maltrattate. Ciò che vediamo in televisione spesso é uguale a qualcosa o qualcuno della nostra porta accanto, ma non si dice, non si parla. Vorremmo più sensibilità e più sensibilizzazione da parte di chi sa, da parte di chi può, da parte delle nostre istituzioni che non possono rimanere insensibili di fronte a questa piaga sociale, quelle donne possono essere nostre madri, sorelle, amiche, figlie. Non possiamo e non dobbiamo tacere.
La Fidapa di Marconia da 5 anni guarda nel proprio territorio con estrema attenzione tutto ciò che riguarda il mondo femminile, non solo dal punto di vista culturale, ma anche professionale. E in quanto a violenza, argomento che ci sta molto a cuore, ha proposto l'apertura di un centro per l'ascolto  e avere un  protocollo d'intesa con il comune di Pisticci per offrire insieme e con figure professionali adeguate un servizio sociale a disposizione di donne che vivono ogni tipo di disagio e soprattutto subiscono violenze di ogni genere. Non abbiamo ancora avuto risposta, gradiremmo più celerità di fronte ad argomenti di questo tipo. Ci auguriamo di avere presto una risposta e poter iniziare a lavorare con l’obiettivo di far conoscere e far arrivare al maggior numero possibile di donne il messaggio che non sono sole e che esiste una rete di aiuto locale che può aiutarle.
25 novembre  Giornata Internazionale contro la violenza alle donne.

Fidapa Marconia