03Maggio2024

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Cosa impedisce la ripresa dell’attività giurisdizionale civile a Pisticci?

Cari colleghi e cittadini di Pisticci che avete veramente a cuore le sorti del nostro amato paese, vi esorto ancora una volta a non perdere la speranza  ed  continuare ad impegnarvi  insieme a noi, nella lotta per la salvaguardia del Tribunale a Pisticci.
E’ vero che da più parti vengono diffuse notizie pessimistiche che inducono al disimpegno  ed è altrettanto vero che, spesso, dette notizie vengono diffuse ad arte da coloro che, pur autoctoni,  sembrano perseguire  interessi opposti a quelli cui tende la società pisticcese , ormai  sfinita dalla grave crisi. Tutte le volte che ci accingiamo ad affrontare con serietà i problemi del nostro paese ( ospedale, tribunale, lavoro, territorio, rifiuti  ecc.) è come partecipare ad una finale olimpica di canottaggio,  in cui qualcuno dei nostri canoisti nel momento clou della gara, in vista dell’arrivo, da i numeri ed inizia a remare dalla parte opposta, rovinando l’immane sforzo dei più.
Abbiamo creato a Pisticci la sede mandamentale dall’ANAI e cioè l’ Associazione Nazionale Avvocati Italiani, di cui sono socio fondatore nazionale, con alla presidenza l’amico Avv. Maurizio DE TILLA già presidente della Cassa Forense e dell’OUA .
Sia l’A.N.A.I. che il C.N.F - Consiglio  Nazionale Forense, in via autonoma,  hanno chiesto formalmente al nuovo Parlamento ed al Guardasigilli e cioè al Ministro della Giustizia, che  senza indugio dispongano la necessaria proroga del termine di entrata in vigore della normativa sulla revisione della geografia giudiziaria, già prevista per il prossimo 13 settembre ,…in attesa della decisione della Corte costituzionale , che l’8 ottobre discuterà la questione di legittimità del decreto legislativo 155/12, sollevata dal Tribunale di Pinerolo.
Come già diffuso con i suoi comunicati dall’ANAI e riportato su un recente articolo  firma di Dario Ferrara su Cassazione.net , apprendiamo  che «di fronte a ben otto ordinanze di rimessione alla Corte costituzionale delle questioni di legittimità dell’intera normativa e alle numerose ordinanze e sentenze dei giudici amministrativi di annullamento di provvedimenti illegittimi di soppressione delle sezioni distaccate (tra cui le nostre sentenze ndr) il ministero della Giustizia avrebbe dovuto sospendere ogni provvedimento demolitorio di sedi e personale e rivedere i criteri di revisione». Ora non resta che aspettare le prossime mosse di via Arenula.
In pratica secondo l’ANAI e il CNF ricorrono da una parte gravi motivi di opportunità che inducono ad attendere la sentenza della Corte Costituzionale che deve decidere su ben otto ordinanze di rimessione, per evitare possibili, se non addirittura probabili, impasse istituzionali e dall’altra  gravi motivi di diritto, di merito e precedenti giurisdizionali che avrebbero dovuto indurre il ministro della Giustizia a sospendere la normativa de quo e promuovere un progetto di revisione della geografia giudiziaria che garantisca il pieno sviluppo della funzione giurisdizionale senza mortificare il diritto dei cittadini alla giustizia di prossimità.
Ciò posto ci rendiamo conto che la partita riguardante la sede distaccata di Pisticci non è affatto chiusa , anche se la attuale trattazione degli affari della sezione civile di Pisticci presso la sede centrale di Matera, dichiarata illegittima dalle due note sentenze del TAR Basilicata, danneggia le credenziali del “nostro” tribunale in vista di un nuovo ed auspicabile serio progetto di riforma della geografia giudiziaria dell’Italia.
L’ultimo incontro sul tema del Tribunale di Pisticci, tenutosi lo scorso sabato  23 marzo nella sala consiliare, è stato un successo per l’affluenza del pubblico dei cittadini e delle associazioni, un po’ meno per  quella degli avvocati.
Ho provveduto a relazionare sulla vicenda relativa al trasferimento  della sezione civile   in modo oggettivo, chiaro, completo, e il Comune di Pisticci, presente per il tramite dell’avv. Anio D’Angella, a cui ho chiesto di fare chiarezza sulla posizione attendistica assunta dal Comune dopo l’emissione delle sentenze che risalgono al periodo di fine dicembre inizio gennaio 2013, ha risposto, dopo un lungo intervento di carattere generale, che il giorno prima il Comune aveva ricevuto una comunicazione del Presidente del Tribunale di Matera, datata 21.3.2013, che invitava il Sindaco di Pisticci ed il Sindaco di Matera, oltre che l’Ordine degli Avvocati di Matera, a far pervenire entro il giorno 10 aprile p.v. il parere ai sensi dell’art. 8 D.lgs 155/2012 e cioè in merito all’utilizzazione per cinque anni della struttura giudiziaria  di Pisticci al servizio del Tribunale di Matera, onde discuterne poi nella riunione di Commissione di Manutenzione già fissata  per il giorno 17.4.2013 alle ore 12,00.
Personalmente concordo con l’opportunità di attendere l’esito della detta riunione perché, per la denegata ipotesi di mancata proroga al prossimo 13 settembre 2013, l’utilizzo della struttura giudiziaria di Pisticci per svolgere attività giudiziaria civile e penale per cinque anni costituisce sicuramente una opportunità: se, al contrario, la proposta di utilizzo dovesse essere per altri fini minori non apparirebbe per nulla conveniente.
La questione, che poniamo con molta umiltà e pacatezza è però un’altra e cioè, cosa osta acchè successivamente alla riunione del 17 aprile, (anche, ma non solo, in ossequio al disposto delle due sentenze del TAR Basilicata, ormai passate in giudicato,  che già per essere tali meritano rispetto), si ritrasferisca la sezione civile presso il suo giudice naturale e cioè a Pisticci? Che cosa lo impedisce? Sia che la Corte Costituzionale dichiari la infondatezza della sollevata questione di incostituzionalità, sia che ne dichiari la fondatezza e, quindi, sia che l’attuale normativa sulla geografia giudiziaria diventi efficace con applicazione del succitato art. 8 del D.lgs 155/2012, sia che venga dichiarata incostituzionale e quindi annullata, cosa impedisce la ripresa dell’attività giurisdizionale civile a Pisticci?
A questa domanda, con gratitudine,  attendiamo una cortese, sollecita, chiara e completa risposta all’esito della succitata riunione della Commissione di manutenzione.
Un saluto affettuoso.

Avv. Giandomenico Di Pisa