01Maggio2024

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Droga, armi e 'ndrangheta. Maxi operazione GdF. Indagini anche in Basilicata

Un maxi sequestro di droga, armi, un latitante catturato e 32 arresti. E’ passata anche dalla Basilicata l’operazione “Gentleman”, condotta attraverso una rete di sinergie della Guardia di Finanza e di diverse Procure, fra cui quella di Matera, attraverso il ruolo svolto dal magistrato Alessandra Susca. I baschi verdi hanno fatto ricorso anche ai servizi della Compagnia di Policoro.
Sono oltre tre le tonnellate di stupefacente messe sotto sequestro. Ingenti quantitativi di cocaina, eroina e marijuana gestiti dalla ‘ndrangheta. L’organizzazione tesseva relazioni con i mercati del Sua America e dell’Est europeo, riusciva ad approvvigionarsi a prezzi bassi e poi distribuiva in Italia avvalendosi della sua rete.
L’indagine, lunga e complessa, secondo la ricostruzione della GdF, ha permesso di delineare le attività illecite dei sodalizi criminali che sarebbero riconducibili a Filippo Solimando e Luigi Abbruzzese, ritenuti i soggetti alla cui egemonia risultano soggiogate la locale di Corigliano Calabro e la ‘ndrina degli zingari di Cassano allo Ionio, compagini storicamente dotate di autonomia ed accertata operatività criminale nell’ambito del traffico internazionale di stupefacenti.
Nel corso degli anni “gli zingari” si sono emancipati da una situazione di dipendenza che li relegava ai margini delle associazioni ‘ndranghetistiche sino ad assurgere alla preposizione di un locale di ‘ndrangheta.

“Due anni di serrate attività di indagine – ha reso noto la Guardia di Finanza - hanno dimostrato come detta organizzazione avesse accesso ai mercati sudamericani, per la cocaina ed a quelli dell’est europeo, per l’eroina e la marijuana, così da importare a prezzi assolutamente concorrenziali ingenti partite di stupefacente.

Le investigazioni hanno svelato l’esistenza di una fitta rete di pericolosi narcotrafficanti internazionali in grado di movimentare grossi quantitativi di marijuana dall’Albania verso l’Italia, avvalendosi di vettori marittimi dell’organizzazione, nonché di cocaina ed eroina, mediante l’impiego di automezzi modificati nella struttura al fine di ricavarne appositi vani funzionali all’occultamento. La complessa attività ha consentito di identificare la totalità dei soggetti coinvolti, legati per lo più da “vincoli di sangue” nel rispetto della migliore tradizione ‘ndranghetistica, e di individuare, tra l’altro, i differenti ruoli svolti da ognuno di essi in seno al sodalizio criminoso.
L’intera operazione ha permesso di infliggere all’organizzazione rilevanti perdite economiche, sia sotto il profilo dei capitali investiti che, soprattutto, dei mancati guadagni; la droga complessivamente sequestrata, infatti, una volta lavorata ed immessa in commercio, avrebbe fruttato all’organizzazione oltre 45 milioni di euro. Colpito anche il patrimonio accumulato dai principali arrestati, costituito da beni immobili, quote societarie, autovetture di lusso, ed imbarcazioni”.

L’operazione “Gentleman” è stata condotta dalle Fiamme Gialle della sezione G.o.a. del Gico di Catanzaro, della sezione G.o.a. del Gico di Brescia, della Compagnia di Policoro e dello S.c.i.c.o., culminata oggi con l’esecuzione di 32 ordinanze di custodia cautelare in carcere disposte dal G.i.p. di Catanzaro.
Le indagini dirette dai procuratori aggiunti Giovanni Bombardieri e Vincenzo Luberto e dal sostituto procuratore Domenico Guarascio, coordinate dal procuratore distrettuale di Catanzaro Antonio Vincenzo Lombardo, in collegamento con la procura di Brescia, nella persona del procuratore aggiunto Sandro Raimondi, e della procura di Matera, attraverso il sostituto procuratore Alessandra Susca.