02Maggio2024

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Terrazzo del Melograno. Uno scorcio da San Valentino, festa degli innamorati

Una ricorrenza attesa dalle coppie di tutto il mondo per festeggiare al meglio,in modo speciale e soprattutto romantico il più bel giorno dell'anno a loro dedicato. Ovviamente, ci sono modi e modi per onorare questa data; c'è chi sceglie una cenetta a casa al lume di candela, magari preparando qualcosa di veramente originale adatto all'occasione e c'è invece chi preferisce una serata in un locale dove trovare un'atmosfera intima con luce soffusa magari rispolverando la canzone che li ha fatti innamorare, utilizzandola come sottofondo del romantico appuntamento.

A Pisticci c'è invece un posto particolare lungo la seconda parte di Corso Margherita,a due passi da piazza Sant'Antonio Abate e dalla fontana monumentale. E' il "Terrazzo del melograno". Un angolo civettuolo, chissà, forse realizzato apposta per gli innamorati. Un'opera firmata dall'architetto Vittorio Vitelli che ne curò i lavori nei minimi particolari. Una piazzetta a due livelli, una cinquantina di metri quadri, ornata di archi e da splendidi disegni a uro, ammirata opera delle sorelle Maria Teresa ed Ermelinda Romeo, che rappresentano uno scorcio dell'abitato e, appunto, fiori e frutti di melograno che hanno segnato simbolo e nome dello spazio. Una straordinaria finestra panoramica sul rione Tredici, ma anche sul Dirupo e su quel che resta del rione Croci. Una vista che aiuta a guardare la silenziosa valle del Cavone in tutta la sua bellezza, prima che l'occhio spazi fino al mar Jonio e alla catena montuosa del Pollino. Uno spazio accattivante di cui forse quì se ne sentiva la mancanza a disposizione di tutti, compreso appunto le coppie di innamorati che proprio dal rosso rubino del melograno (simbolo della piazzetta) possano trovare maggior slancio per il loro amore. Perché proprio il melograno? Ce lo spiega brevemente l'ideatore dell'opera l'architetto Vitelli: "Un frutto che ha motivazioni profonde. Simbolo di fertilità, abbondanza, rinascita ed unità. I greci veneravano quest'albero perché caro a Giove e Giunone e le spose romane usavano intrecciare i capelli con rametti di melograno e tuttora le spose turche prima del si, usano sbattere a terra il frutto di questa pianta per sapere in anticipo il numero dei figli che verranno". Insomma una pianta e un frutto speciale che è anche simbolo di unione e che ha dato il nome a questa piazzetta, meta ideale per gli innamorati della nostra città. Anche nel giorno di San Valentino.

Michele Selvaggi