Matera 2019, il dialogo tra Pittella e i creativi su trasparenza e partecipazione
- Post 18 Febbraio 2016
Lettera che il Governatore afferma di condividere, specie laddove i creativi mettono in guardia rispetto al rischio di politicizzazione della Fondazione Matera 2019. "Mi meraviglia che alcune parti del mio partito vogliano politicizzare il ragionamento sulla Fondazione. Invito loro a tenere lontana la politica anche perché la campagna elettorale è ormai finita da un pezzo. Adesso non possiamo continuare a fare la guerra nella foresta giapponese, perché chi governa ha oggi l'obiettivo di unire e non di dividere" - dice Pittella, riconoscendo ai creativi il ruolo di attori principali di questa grande sfida e promettendo di rafforzare le dinamiche di collaborazione, condivisione ma anche di valorizzazione.
Il tono conciliante e la volontà del Presidente di instaurare un dialogo con loro è stata apprezzata dai creativi lucani, che in una nuova lettera sono tornati a ribadire le loro richieste - la pubblicazione dei documenti utili quali il verbale dell'incontro con la Commissione Europea a Bruxelles del 15 settembre 2015, il piano della governance redatto da Argano-Palmer
e i verbali del comitato di indirizzo riunitosi in data 8 e 16 febbraio con le modifiche statutarie effettuate - chiedendo di organizzare entro i primi di marzo un'assemblea pubblica, durante la quale possano essere illustrati in dettaglio i prossimi passi che Regione e Fondazione intendono mettere in campo.
Rispetto alla governance della Fondazione, nonostante Pittella abbia sottolineato la volontà di dare una "impostazione democratica orizzontale", i creativi continuano a sollevare "perplessità sul nuovo assetto che appare molto più verticistico che orizzontale, e presenta il rischio di duplicare figure e ruoli, rallentando efficienza e processi decisionali. (...) Ci auguriamo che qualsiasi figura prevista venga selezionata secondo criteri di evidenza pubblica, con bandi internazionali, tradotti in lingua inglese e francese (le lingue ufficiali dell'Unione), in modo da offrire l'opportunità di partecipare ai migliori profili professionali presenti sul mercato".
Nel videomessaggio Pittella ne spiega le ragioni: "Oggi, l'unica figura presente è quella di un direttore generale che assorbe su di sé ogni funzione svuotando di fatto il ruolo del Cda. Questo poteva andar bene fino a ieri, ma nel momento in cui la Basilicata si affaccia all'Italia, all'Europa e al mondo, la Fondazione ha bisogno di una organizzazione molto più articolata, pur mantenendo una sobrietà nei costi di gestione. Abbiamo il dossier che nessuno vuole stravolgere e abbiamo un direttore, Paolo Verri, che ha il compito di realizzarlo. Abbiamo però anche bisogno di qualcuno che guidi la parte amministrativa, il marketing e la direzione artistica".
Per i creativi, "condizione primaria auspicabile per tutte le figure proposte è la conoscenza dell'inglese e di altre lingue straniere e l'esperienza professionale in contesti internazionali".
Tra le altre richieste, anche l'istituzione di un coordinamento interistituzionale, nel quale si preveda "un colloquio costante con i protagonisti del mondo della cultura e della creatività. (...) L'attenzione e gli investimenti da programmare per la creatività e la cultura in Basilicata non possono limitarsi solo agli spettacoli o alle feste tradizionali e alle sagre, ma richiedono un distinguo e una programmazione seria, con obiettivi strategici di breve, medio e lungo periodo, con azioni monitorate e valutate da esperti, in costante colloquio con gli attori del settore".
"Abbiamo fatto miracoli tutti insieme", chiosa Pittella, mentre i creativi concludono sottolineando ancora una volta "il grande valore del percorso verso il 2019, che per certi versi è più importante del risultato stesso".
Marika Iannuzziello
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