“Ho con Montano e Di Trani un rapporto cordiale, loro sono un pezzo fondamentale del Pd di Pisticci, bisogna lavorare nei prossimi giorni per trovare una soluzione che tenga dentro tutti i pezzi del partito. La logica inclusiva è la nostra regola che ci siamo dati sin dall’inizio, pertanto le convenzioni ad escludendum, sono sbagliate perché impoveriscono il nostro partito, il nostro dibattito e la nostra identità”. Così il segretario regionale del Partito democratico, Roberto Speranza, (nella foto) interpellato telefonicamente da Il Quotidiano, commenta la situazione venutasi a creare nel partito pisticcese all’indomani del congresso cittadino che ha portato il candidato segretario dell’unica lista presentatasi, Rocco Negro, ad ereditare un soggetto politico locale non rispondente a quella che è la vera potenzialità che riesce ad esprimere. D’altronde se un pisticcese quale Pasquale Bellitti, è diventato segretario provinciale, lo deve anche a quel gruppo, quella parte di Pd, attualmente ai margini della gestione Negro. E poi non si può non riconoscere il grande consenso personale che il consigliere provinciale, Vito Di Trani ha sempre portato nel partito. Speranza comunque lo riconosce. Al contempo ammette che “la ricucitura è possibile, ma non sarà facile”. Negro “statutariamente” ha ragione, dato che ad eleggerlo è stato un congresso valido, convocato nei tempi e nei modi corretti. Politicamente però, non può ignorare che esiste un pezzo di Pd che sta fuori dal gruppo cittadino dirigente. E’ sui motivi e sul perché sta fuori che bisogna discutere. Cosa non da poco in vista delle elezioni comunali, che se Mastronardi e Caramuscio vogliono, si terranno nella prossima primavera, ossia un anno prima della scadenza naturale del mandato. Nei giorni scorsi, l’ex segretario cittadino, Enzo Montano, insieme a Di Trani ed una folta delegazione, si sono recati a Potenza da Speranza per chiedergli un intervento alla luce di quanto si è verificato. Ora il giovane e bravo segretario regionale, coinvolgerà di certo il suo omologo provinciale, Bellitti, che in questa vicenda com’è ovvio che sia è super partes.
Nonostante la spaccatura avvenuta nella fase precongressuale, l’attività del partito va avanti. Ma è innegabile che la frattura interna pesa anche se Negro minimizza con le sue dichiarazioni, addirittura sembra che si lasci scivolare addosso tutto. Di certo ha avuto coraggio ad accettare di fare il segretario in questa situazione. Che era a corto di persone lo dimostra il fatto che ha dovuto candidare nel direttivo sua moglie e sua sorella. Ma come abbiamo avuto già modo di dire sono tanti i rapporti di parentela e affinità in questo direttivo della discordia.
Intanto il neo segretario è passato alla composizione della segreteria ed alla nomina di due vice segretari. Faranno parte dell’organo esecutivo, oltre al segretario cittadino Rocco Negro, Camilla Canterino e Pietro Borraccia, ambedue vice segretari, Andrea Badursi quale “semplice” componente e Antonio Malvasi riconfermato tesoriere. La segreteria si occuperà della gestione delle attività del circolo e affiancherà il coordinamento nelle scelte politiche del partito. “La scelta – ha detto Rocco Negro - è nata dalla volontà di mettere assieme un gruppo di persone che di fatto rappresentano tutte le aree congressuali e che, in sinergia con il coordinamento, riusciranno a dare una forte identità al Pd di Pisticci. Abbiamo costruito un partito fatto di persone giovani e volenterose. Ringrazio gli iscritti del Pd di Pisticci per la fiducia che hanno riposto nei miei confronti, spero di portare avanti con forza l’idea di città che vogliamo”.
Pierantonio Lutrelli
Il Quotidiano della Basilicata
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