06Maggio2024

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Caramuscio e Mastronardi non voteranno Andrea Badursi

Il candidato sindaco della Lista dei Cittadini Rocco Caramuscio ed il candidato consigliere più suffragato di quel progetto civico Giovanni Mastronardi non voteranno per Andrea Badursi. E’ questa l’indicazione al contrario data dai due nel corso del comizio tenutosi sabato sera a piazza Elettra a Marconia. La linea della civica è quella di lasciare libertà di voto agli elettori e non apparentarsi con nessuno. Ma proprio nell’esercizio di questa libertà Caramuscio e Mastronardi hanno comunque dato una indicazione chiara, la cui scelta è stata determinata dagli apparentamenti tra la coalizione di Badursi e l’idv della candidata sindaco Florio. “Badursi ha uno spot – dice Mastronardi – nel quale si pubblicizza come il sindaco che unisce. Io direi che è il sindaco che raccatta. Raccatta tutto pur di vincere le elezioni. SI apparenta con Rossana Florio e Giuseppe Miolla, quando fino a ieri si sono parlati contro e si sono anche querelati.
Lasciamo liberi i nostri elettori di scegliere ma per quanto mi riguarda non voterò la coalizione di Andrea Badursi”. Usa altre parole Rocco Caramuscio: “i candidati al ballottaggio sono le due facce della stessa medaglia, ma una faccia si è tinta di nero, perché gli inciuci degli apparentamenti umiliano questa comunità. Chi ha perso le elezioni oggi si presenta a chiedere come fare per entrare dalla finestra. E chi compra non verifica nemmeno cosa sta comprando, perché non si preoccupa di come potrà governare. Fate la vostra scelta per conto vostro e cercate di capire quale possa essere la soluzione migliore, ma di fronte ad un inciucio bestiale come questo ne va della vita del nostro territorio”.
Prima del comizio Caramuscio aveva mostrato alla piazza alcune slide del regolamento urbanistico approvato dal governo di salute pubblica con la Lista dei Cittadini in maggioranza con sindaco Leone. Lo ha fatto per difendersi dalle accuse rivoltegli negli ultimi giorni di campagna elettorale dal candidato Idv e consigliere regionale Nicola Benedetto che aveva chiamato in causa lui e Mastronardi per aver cambiato il regolamento urbanistico in proprio favore inserendo alcune particelle di loro proprietà fra le aree edificabili. Dalla spiegazione è stato fatto emergere come le aree di proprietà di Caramuscio e dei suoi fratelli erano già, nel vecchio Prg, in zona B1, ovvero edificabili. Il nuovo regolamento le comprende allo stesso modo, senza modifiche, ma in maniera ridotta “perché su una loro parte – dice Caramuscio – prima si poteva costruire ed ora è previsto un parcheggio. Nelle particelle di Mastronardi invece c’è già uno spazio adibito a parcheggio e non abbiamo cambiato nulla. Il regolamento urbanistico non è stato fatto nei nostri interessi, perché noi siamo persone oneste. Mi dispiace soltanto dover difendere la mia onestà di fronte ad una persona che ha avvelenato la campagna elettorale dicendo cose non vere sul nostro conto. Perché per fare un parcheggio che è un servizio pubblico ho preferito togliere terreni ai miei fratelli anziché ad altri”.
Nel comizio che ha fatto seguito alla spiegazione tecnica Caramuscio ha anche analizzato il voto. “Ci aspettavamo  - spiega – un paio di punti in più per poter guadagnare una rappresentanza. Purtroppo è stato commesso un errore: le piccole liste dovevano andare insieme. I miei voti assieme a quelli di Miolla e di Toscano valevano il ballottaggio ed io lo sapevo. Bisognava unirsi contro questo sistema militarizzato dai partiti, che invece in questo modo viene alimentato. Accettiamo comunque il verdetto delle urne e resteremo a casa, ma non smetteremo di fare politica. Ai due candidati al ballottaggio chiedo di dare indicazioni chiare su come devono essere affrontati i problemi della comunità. Il cambiamento, comunque, è ancora possibile e proveremo a perseguirlo insieme a voi. Solo che la prossima volta servirà il coraggio di cambiare. Noi saremo di nuovo presenti perché non interromperemo la nostra azione politica”.