27Aprile2024

Sei qui: Home Politica 'La Tari dipende dal futuro della discarica, che è a rischio. E intanto il Comune fa marcia indietro su tariffa 2014'

Download Template for Joomla Full premium theme.

Deutschland online bookmaker http://artbetting.de/bet365/ 100% Bonus.

Online bookmaker bet365

'La Tari dipende dal futuro della discarica, che è a rischio. E intanto il Comune fa marcia indietro su tariffa 2014'

“Sulla Tari 2014 l’amministrazione comunale di Pisticci ha fatto una clamorosa marcia indietro”. La denuncia è del consigliere comunale Domenico Lazazzera che commenta l’esito della seduta consiliare di  giovedì scorso nella quale, approvando il bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2015, il governo cittadino era chiamato a recepire le riduzioni alla tariffa, sulla scorta dei confronti serrati con le categorie di commercianti e cittadini nella protesta dello scorso giugno, quando iniziarono ad arrivare salatissime richieste di pagamento. La ragione della marcia indietro, secondo Lazazzera, riguarda gli impegni presi con le famiglie, alle quali viene destinata una cifra di sole 100 mila euro per riduzioni del 50%, di cui saranno beneficiari soltanto i nuclei familiari con Isee inferiore a 6000 euro. “Praticamente – commenta il consigliere – oltre il 99% delle famiglie pisticcesi non sarà beneficiaria di alcuna riduzione. Ai cittadini, invece, fu manifestato l’impegno ad aumentare la soglia Isee ed a fare sgravi progressivi. Le famiglie – ricorda Lazazzera – pagheranno per il 2014 un aumento del 250% rispetto al passato”. Confermato, in buona sostanza, l’impegno dell’amministrazione verso i commercianti, per i quali Lazazzera parla di “parziali riduzioni, di circa il 40%, da ottenere attraverso una richiesta di rimborso. In questo caso –commenta il consigliere -  gli aumenti passano dal 400% al 250%”.
Fin qui il quadro relativo al 2014, la cui Tari, schizzata rispetto alla tassa dell’anno precedente, aveva determinato una forte protesta nella comunità. Il piano finanziario per il 2015, approvato dal Consiglio comunale lo scorso luglio, ha alleggerito la pressione fiscale della tassa sui rifiuti, con riduzioni medie del 40% e 50%, rispettivamente per famiglie e commercianti, una Isee più ampia (con scatti fino a 10 mila euro) e alcuni casi di esenzione o riduzione. Il provvedimento, in quel caso, fu votato anche da Lazazzera. Adesso, tuttavia, la convinzione del consigliere è quella che una Tari calmierata possa avere vita breve. E’ noto, infatti, che i destini della tariffa sono collegati a stretto giro con lo stato di salute della discarica. Con la Recisa chiusa la Tari aumenta, con la Recisa aperta la Tari, è il caso della prossima tariffa, può diminuire (a patto che la politica non sonnecchi e ci metta del suo). Il problema è che i recenti provvedimenti riguardanti la discarica, rischiano di ridurre rapidamente i residui volumi disponibili. “A causa della saturazione della discarica – è il ragionamento di Lazazzera –, sarà praticamente impossibile al Comune di Pisticci mantenere la riduzione della Tari per il 2016. Le nuove tariffe maturate di recente in Consiglio comunale non potranno essere più sostenute perché la discarica è ultra satura, vi conferiscono tutti i comuni del materano su disposizione del presidente della Provincia, le bio celle sono sature, l’impianto lavora il triplo, i Comuni che dicono di fare la differenziata conferiscono in maniera indifferenziata, quindi c’è una situazione di collasso diffuso, facilmente profetizzato da tempo dal sottoscritto. Costatiamo, inoltre, che ai proclami del sindaco Di Trani sul passaggio al regime di raccolta differenziata non ha fatto ancora seguito il raggiungimento di questo obiettivo. Il Comune non deve fare giri turistici per denunciare i problemi, ma lavorare per risolverli”.
La questione rifiuti ha diversi livelli di responsabilità. “Sarebbe ingeneroso – aggiunge Lazazzera - addossare tutte le colpe all’amministrazione comunale perché, in fatto di politiche dei rifiuti, c’è corresponsabilità provinciale  e regionale. E’ incredibile come, pur avendo scarsa densità di popolazione, la Basilicata del Pd stia riuscendo ad emulare la fallimentare politica dei rifiuti di Bassolino in Campania, il quale, quantomeno, aveva un territorio popoloso e più ampio. L’incapacità è evidente. Di Trani non è l’unico responsabile, ma non può chiamarsi fuori: fa parte di questi poteri da sempre ed è corresponsabile. Ha avuto ruoli comunali e provinciali di maggioranza, nell’ambito del centro sinistra già prima di fare il sindaco”.
Con queste premesse , il ragionamento del consigliere Lazazzera porta all’ipotesi di chiusura della discarica: “i costi dell’impianto gravano sulla Tari e le nuove tariffe non potranno essere applicate, perché a breve la discarica non potrà che avere altri problemi. Per ora, non sapendo come risolvere la questione rifiuti a livello regionale, Pisticci viene tenuta aperta. Non appena si creerà una opportunità alternativa, La Recisa sarà chiusa, perché sta scoppiando”.

Roberto D'Alessandro