A Marconia è nato il Giardino dell’accoglienza
- Post 13 Dicembre 2013
Le scolaresche dell'Istituto comprensivo di Marconia hanno contribuito attivamente all'iniziativa, anche leggendo poesie sul tema e proponendo che per ogni bambino che nascerà d'ora in poi sul territorio pisticcese, si pianti un albero, procedura, tra l'altro, già prevista dal Regolamento anagrafico. Inoltre, hanno potuto assistere ad un esperimento dimostrativo, attraverso il quale è stato illustrato il ruolo essenziale degli alberi nella difesa del suolo. Con estrema semplicità, è stata spiegata ai partecipanti l'essenziale funzione delle radici nella lotta contro il rischio idrogeologico, tema oggi estremamente attuale. Quest'anno, infatti, l'iniziativa è caduta a poco più di una settimana dall'alluvione che ha colpito il metapontino nei primi giorni di dicembre e che ha lasciato altre ferite su un territorio già danneggiato dalle bombe d'acqua del 7 e 8 ottobre, quando la fragilità del suolo si è espressa in tutta la sua evidenza.
Fra i piccoli “pollici verdi”, infatti, erano presenti anche quattro ragazzi provenienti dal Gambia, arrivati in Sicilia il 30 ottobre scorso e oggi ospiti della struttura di accoglienza gestita dalla Cooperativa Anthos che, insieme al circolo Legambiente di Pisticci, al Movimento Azzurro e al N.O.V. della Protezione civile di Pisticci-Marconia, ha organizzato l'evento, in collaborazione con l'Amministrazione comunale e con il contributo di alcuni sponsor locali. I giovani africani hanno voluto dedicare la piantumazione degli alberi ai loro amici morti durante lo sbarco, ricordando che nel loro Paese è uso celebrare i funerali a 40 giorni dal decesso, omaggiando i defunti con la messa a dimora di una piantina sulle tombe.
Marika Iannuzziello
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