04Maggio2024

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Lottizzazioni, il Comitato civico incontra il difensore e la Regione

Prosegue l’attività del Comitato civico “Lottizzazione d'iniziativa pubblica 1975” finalizzata a sbloccare la lunghissima impasse inerente alle famose zone C1, C2 e C3 di Marconia. I suoi rappresentanti sono stati dapprima ricevuti dal difensore civico Aprea Catello, al quale avevano scritto di recente. Nel corso dell’incontro il difensore civico ha chiesto dei ragguagli dettagliati sulla situazione delle suddette aree. “Le nostre richieste – riferisce il presidente del Comitato, Salvatore Romano - supportate da ampia documentazione, delibere, atti notarili di donazione, atti comunali in genere, hanno fatto si che il dottor Aprea, colpito dall'importanza della questione si è impegnato, visto il suo ruolo istituzionale, affinché si possa addivenire ad una soluzione in tempi rapidi per una vicenda che ormai si trascina da oltre  quarant'anni”. Una vicenda che resta comunque spinosa, ma sulla quale, quantomeno, quella figura di raccordo fra le istanze dei cittadini e le pubbliche amministrazione che, appunto, è il difensore civico, proverà a cercare una sintesi.    
Nell’attesa, una delegazione del Comitato formata dal presidente Salvatore Romano e dai consiglieri Nicola Borrino, Renato Laviola e Vincenzo Camardo è stata anche ricevuta, su sua precisa richiesta, dalle istituzioni regionali, ovvero dal presidente del Consiglio Regionale Piero Lacorazza e dal capogruppo consiliare del Pd, Roberto Cifarelli.
“I rappresentanti regionali – riferisce la delegazione al termine dell’incontro - hanno ascoltato attentamente le rimostranze del Comitato, il tutto supportato da ampia e dettagliata documentazione, delibere comunali, atti notarili articoli di giornali ecc. spiegando l’annoso problema del tributo 660, (Consorzio di Bonifica), richiesto come zone edificabili (ma tali non sono effettivamente), spiegando che sono 40 anni che i cittadini aspettano che l’amministrazione avvii e completi le opere di infrastrutture primarie e secondarie dell’area in questione cosi come le sono state donate, spiegando che da 40 anni l’area risulta edificabile ma non si può costruire per cui l’Agenzia delle Entrate valuta i terreni come edificabili, anche nelle vendite o donazioni o successioni”.
Al termine dell’incontro Lacorazza e Cifarelli “si sono impegnati a sentire l’amministrazione Comunale nella figura del Sindaco dottor Vito Di Trani affinché si possa trovare una soluzione fattibile per la situazione. Ci si é aggiornati per la metà di ottobre. I cittadini rimangono fiduciosi che le Istituzioni siano dalla loro parte”, è il commento conclusivo del Comitato che sta cercando di venire a capo di una vicenda che entra a buon diritto nella storia edilizia del centro jonico. L’organizzazione civica, nonostante un lunghissimo pregresso che in buona sostanza ha impedito  ai suoi componenti di concretizzare un loro diritto, riversa ancora speranza nell’operato delle amministrazioni competenti.

Roberto D'Alessandro