Prevista la partecipazione di duemila agricoltori, provenienti da tutti i territori lucani, in rappresentanza dei 20 mila associati, e 131 trattori, uno per ogni Comune della Basilicata. “Siamo stanchi degli annunci e delle promesse - spiega il presidente di Coldiretti Basilicata, Antonio Pessolani – che purtroppo non servono a dar da mangiare agli animali e a pagare bollette, mangimi e fertilizzanti. Servono interventi celeri, anche perché se i prezzi per le famiglie corrono, i compensi riconosciuti agli agricoltori e agli allevatori non bastano neanche a coprire i costi di produzione con il balzo dei beni energetici che si trasferisce infatti a valanga sui bilanci delle imprese agricole”.
Il balzo dei costi energetici mette a rischio coltivazioni, allevamenti, e industria di trasformazione, ma anche gli approvvigionamenti alimentari dei consumatori che si trovano in una situazione di indigenza economica”. Senza dimenticare – aggiunge il direttore regionale, Aldo Mattia – i costi per il riscaldamento delle serre per la produzione di ortaggi con la necessità di contenere i costi che rischia di far scomparire alcune delle produzioni più tipiche”. Coldiretti scende in piazza non solo per denunciare i problemi, ma anche per proporre delle soluzioni. “Nel corso della manifestazione lanceremo proposte – conclude Pessolani – a cominciare da quella già fatta alla Regione Basilicata, di utilizzare i finanziamenti delle compensazioni petrolifere per sostenere le imprese, in questo particolare momento di difficoltà".