20Maggio2024

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D'Alema in Basilicata: c'è chi contesta

“Una ventina di persone, tra cui molti aderenti al movimento No Triv, hanno fatto irruzione nel Motel Park a Potenza, interrompendo D'Alema nel suo giro per le primarie del PD”. E’ quanto riferisce in un comunicato il movimento No Triv di Basilicata. “Il movimento No Triv – è scritto ancora - ha conseguentemente enunciato le proprie ragioni elencando tutti i motivi per i quali la rappresentazione politica di questa farsa sia contro gli interessi dei lucani, impegnati a difendere la salute, il lavoro, l'ambiente. Tutti argomenti avulsi dal contesto del PD lucano, ma non -semplicemente, nella loro campagna elettorale, ma nei fatti di questi lunghi anni durante i quali hanno amministrato la Regione Basilicata.
Tutti i contestatori sono stati poi "arginati" e identificati dalle forze dell'ordine intervenute in sala. Ma non basterà a fermare le ragioni di chi dissente dal loro modo di rendersi "altro" dai problemi reali che hanno creato!
Già in mattinata D'Alema era stato contestato, a Tecnoparco, presso l'area industriale di Pisticci, da un gruppo di aderenti al Comitato per l'Ospedale di Tinchi-Marconia-Pisticci e diversi aderenti al Movimento No Triv.
Espugnare dal dibattito politico i problemi scottanti, quotidiani, che attraversano il corpo sociale di questa regione non può essere tollerato oltre.
Non saranno i benvenuti, d'ora in avanti, coloro i quali sono stati tra i principali fautori delle politiche che hanno favorito gli interessi delle multinazionali del petrolio e dell'acqua, disarticolando lo stato sociale con la complicità trasversale dal PD al PDL travasata nell'appoggio al Governo Monti. Quest'ultimo, sotto il dictat della finanza internazionale, sta palesando, fin dal tempo del suo insediamento, la vera indole repressiva di un apparato tecnocratico al cui cospetto i partiti, di cui è espressione parlamentare, hanno agito per interposta persona, pensando che la gente non si accorgesse di una manovra tanto palese e scontata quanto pericolosa e autoritaria.
Da cittadini lucani siamo stati espropriati da ogni sovranità, tanto che in Val d'Agri sono stati autorizzati e costruiti pozzi petroliferi nei pressi di presidi ospedalieri. Nessuno ha mai pensato ad alcuna consultazione col corpo sociale e questo è emblematico della modalità della colonizzazione favorita da certe politiche a spese della società Lucana. Mo' bast”!

Nel video che segue alcuni momenti della protesta presso Tecnoparco.