27Aprile2024

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Geologi lucani, il pisticcese Laviola confermato nel consiglio dell'ordine

E’ stato eletto il nuovo consiglio dell’Ordine dei Geologi di Basilicata. Complessivamente sono stati duecento i votanti in prima convocazione che hanno confermato con 179 voti il presidente Raffaele Nardone.  Il nuovo consiglio sarà composto, oltre che dal presidente Nardone, dai geologi Franco Guglielmelli (vice presidente), Mary William (segretario), Domenico Laviola (tesoriere) e dai consiglieri Carlo Accetta, Filippo Cristallo, Gerardo Colangelo, Massimo Coviello, Nunzio Oriolo. Fra le riconferme, dunque, anche quella del pisticcese Domenico Laviola che con la carica di tesoriere resta nel direttivo lucano della categoria.
“I geologi lucani hanno operato bene e l’attività dell’Ordine è stata premiata con un attestato di stima da parte degli iscritti mai visto in precedenza” afferma il dott. Nardone. “Questo risultato è anche uno stimolo per continuare sulla strada intrapresa, consolidando la figura professionale del geologo nel tessuto sociale regionale e dandogli maggiore autorevolezza nei processi di governo e gestione del territorio. Ringrazio i colleghi che, partecipando alle elezioni, hanno dimostrato grande senso di responsabilità e professionalità”.
Il geologo è una figura determinante nella gestione del territorio dal punto di vista della sostenibilità e non si può prescindere dal suo ruolo di coordinamento delle altre figure professionali che concorrono nello studio dell’ambiente. Questo sarà il messaggio chiave da cui partiranno le successive e future azioni del nuovo consiglio dei Geologi di Basilicata.
L’estrema complessità orografica, morfologica e geologico-strutturale della Basilicata, oltre a determinarne la bellezza paesaggistica e varietà di ambienti naturali, rendono al tempo stesso la nostra Regione una tra le più esposte ai rischi naturali. A tale condizione naturale sono da aggiungersi i fattori antropici quali, ad esempio, l’attività estrattiva, le nuove urbanizzazioni delle aree costiere, la costruzione delle infrastrutture, lo sfruttamento delle risorse energetiche.
In questo quadro, il territorio lucano costituisce una sorta di laboratorio naturale per le varie branche delle scienze geologiche. L’obiettivo è una corretta opera di prevenzione, attuata mediante una seria programmazione degli interventi e una pianificazione orientata allo sviluppo sostenibile: tutto ciò non può prescindere da un’azione sinergica tra geologi, Università ed Enti pubblici (Regione, Comuni, Comunità Montane, Provincie).
“Non ci stancheremo di ripetere ed evidenziare l’importanza strategica per il nostro territorio di avere un corso di laurea magistrale in Scienze Geologiche” sottolinea il presidente Nardone. “L’Università in un territorio ha ragione di esistere se è utile al territorio stesso soprattutto in un ottica moderna di razionalizzazione delle spese. Non avrebbe senso avere un’università in una Regione così piccola che per sostenersi ha bisogno del notevole contributo da parte della Regione Basilicata. Allora perché mai la Regione, che sicuramente non ha soldi da sprecare, debba finanziare l’Università se non trae vantaggi reali con ricadute sulla popolazione? Perché non ascoltiamo le esigenze dei sindaci lucani per comprendere i loro bisogni? Sono loro infatti il vero raccordo tra le reali esigenze del territorio e gli organi di governo regionale”.
Su questi temi il nuovo Condiglio si confronterà nei prossimi anni in un’ottica di sinergica collaborazione costruttiva per migliorare il territorio regionale, svolgendo anche quel ruolo sociale a cui gli ordini professionali sono chiamati.
Va infine sottolineato che l’Ordine dei Geologi di Basilicata, alla doverosa azione di sensibilizzazione della pubblica opinione sulle tematiche relative alla prevenzione dei rischi, realizzerà anche un’azione propositiva e di collaborazione con gli uffici regionali preposti per la stesura delle norme di settore e regolamenti.