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Una comunità intera per l'ultimo saluto a Enzo

C’era davvero l’intera comunità a dare l’ultimo saluto ad Enzo Riverso, il trentaquattrenne scomparso tragicamente sabato scorso in seguito ad un incidente in moto lungo via San Giovanni Bosco, alla periferia di Marconia. Quella strada, che prosegue fino al centro dell’abitato,  ospita anche la chiesa  nella quale si è svolto il rito funebre. Una folla di gente non ha voluto far mancare la sua presenza e vi ha partecipato, ancora incredula e triste per un epilogo così tragico.
Gli amici più stretti hanno portato il feretro a spalle fino alla chiesa. Il corteo è stato scortato da quei cavalli che lui tanto amava. La messa funebre è stata celebrata da Padre Giuseppe e Don Antonio. Nelle loro parole il ricordo di una persona conosciuta e stimata dall’intera comunità. Un devoto e portatore di San Rocco e della Madonna della Grazie. Un cavaliere. Ma prima di tutto un amico per tantissime delle persone presenti oggi alle esequie. In tanti, non riuscendo a trovare posto, sono rimasti sul sagrato della chiesa.
In questi giorni il cordoglio ha viaggiato sui social ed ha parlato con le centinaia e centinaia  di voci di chi ha ritenuto di volergli dare un ultimo abbraccio, di rivolgergli un ultimo pensiero e di provare, almeno un po’, ad alleviare il dolore dei suoi cari. Al termine della messa e dopo che la comunità ha abbracciato la famiglia e rivolto l’ultimo saluto a Enzo, il feretro è stato trasferito nel cimitero di Pisticci, accompagnato da un lunghissimo corteo di auto.
Domani avrebbe compiuto gli anni, ma un destino inclemente ha voluto portarlo via troppo presto. Di fronte ai suoi disegni, età e ricorrenze non fanno misericordia.
Il suo ricordo resterà indelebile nell’intera comunità pisticcese, che senza dubbio saprà tener viva la memoria di un amico così caro.

Roberto D'Alessandro