26Aprile2024

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Esplosione Cammarelle, dopo 4 anni il pm chiede l'archiviazione. Le cause restano ignote

Dopo quattro lunghi anni di silenzio assoluto, si registrano novità importanti, ma anche un po’ inattese, nella dolorosa vicenda dello scoppio di via Giulio Cesare a Pisticci centro.
Il Pubblico Ministero, dottoressa Annunziata Cazzetta - Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Matera - ha infatti presentato al Giudice per le Indagini Preliminari, richiesta di archiviazione del caso. E ciò evidentemente, dopo le conclusioni a cui è giunto il consulente di Ufficio, l’ingegnere Michele Colella.
Nel frattempo, tuttavia, le 13 persone offese, quelle alle quali lo scoppio aveva procurato danni - regolarmente informate attraverso il Commissariato di Polizia di Pisticci circa la avvenuta richiesta di archiviazione – potrebbero, ciascuna, presentare richiesta motivata di prosecuzione delle indagini (alcuni, si ha notizia, lo avrebbero già fatto).
L'avviso, infatti, riporta il preciso avvertimento che nel termine di 10 giorni (per alcuni il termine è di 20 giorni) vi è la facoltà di prendere visione degli atti ed agire di conseguenza.
Intanto, anche a distanza di quattro anni, è sempre vivo il ricordo di quella spaventosa esplosione. L'unica nota positiva della vicenda è quella relativa al dissequestro di alcuni locali a piano terra colpiti dalla esplosione, emesso dalla Procura della Repubblica di Matera nello scorso mese di febbraio, anche questo notiziato dal Commissariato di Pisticci guidato dal dottor Gianni Albano. In seguito a ciò, alcuni proprietari degli immobili danneggiati hanno già provveduto ad eseguire lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza degli stessi, naturalmente a proprie spese, dopo essere stati regolarmente autorizzati dal Comune che al termine dei lavori rilascia nulla osta all'uso, anche a salvaguardia della stabilità dei piani superiori.
Quella legata allo scoppio fu vicenda dolorosa. Il suo potente boato  fu registrato fino a Tinchi e nella Valle del Basento e Cavone, squarciò il silenzio di una tranquilla notte di fine primavera che difficilmente potrà essere cancellata dai ricordi di un intero quartiere.
La deflagrazione, come si ricorderà, devastò uno stabile a piano terra di via Giulio Cesare e diversi locali attigui del popoloso rione "Loreto" alla periferia nord dell'abitato. Per miracolo, rimasero ferite solo alcune persone, oltre al danneggiamento di una ventina di auto tutte parcheggiate nel piazzale attiguo, di cui 3 appartenenti ad una sola famiglia, la Musicco.

Michele Selvaggi