Il senso dello sport nella vita, su questo si è riflettuto nella serata di venerdì 25 ottobre, in occasione della presentazione del libro di Francesco Bruno “La grande gara della vita. Lo sviluppo della personalità attraverso la cultura fisica come sano stile di vita”, che ha richiamato presso la Sala consiliare della Delegazione comunale di Marconia un pubblico numeroso e curioso.
La trasversalità dei contenuti dell'opera ha permesso di far sedere al tavolo dei relatori un parterre assortito di ospiti, intervenuti subito dopo i saluti dell'Assessore Francesco D'Onofrio. Il Primario Cardiologo Berardino D'Alessandro, la Diabetologa ed esperta in malattie del ricambio Antonella Silletti, e il Pediatra Mario Morano hanno fornito il loro contributo scientifico sottolineando l'importanza dell'attività fisica in ogni fase della vita, a partire dall'infanzia, quando il movimento è imprescindibile per uno sviluppo psico-fisico e socio-comportamentale equilibrato, per finire all'età adulta, quando lo stimolo fisico diventa un importante alleato contro l'invecchiamento a livello cellulare, oltre che strumento di prevenzione, sia primaria che secondaria, contro le malattie cardiovascolari.
L'evoluzione storica del concetto di body building (letteralmente costruzione del corpo) è stata affrontata dalla professoressa Irene Albano, che ha sottolineato come il culturismo non sia assolutamente un'invenzione dei tempi moderni, avendo le sue radici nel mondo greco antico.
La dimensione spirituale è stata affrontata invece, da Don Leonardo Selvaggi, Rettore del Santuario della Madonna del Casale e della Parrocchia Cristo Re di Pisticci, e dall'Arcivescovo Emerito Monsignor Antonio Ciliberti, che ha evidenziato l'importanza dell'antagonismo come occasione di sviluppo delle potenzialità di ogni persona e ha richiamato i principi della sussidiarietà e della solidarietà a cui si ispira la pratica dello sport, specie quello di squadra. E proprio la solidarietà è stata il fil rouge della serata. Una parte del ricavato derivante dalla vendita del libro, infatti, verrà destinata all'acquisto di attrezzature sportive che arricchiranno una scuola costruita a Kinshasa, capitale del Congo, dalla Comunità Amore e Libertà di Firenze. Al tavolo dei relatori era presente Don Matteo Galloni, fondatore della Onlus toscana che, dopo aver realizzato case di accoglienza per bambini bisognosi in Italia, ha portato la sua missione oltre i confini nazionali, approdando in Africa nel 1997. In particolare, la Comunità è attiva in uno dei quartieri periferici più poveri della città, Masina III, dove circa 30.000 bambini – orfani di guerra, ex soldati o semplicemente abbandonati dalle famiglie - vivono per strada, senza la possibilità di studiare. Attualmente risiedono nella sede della Missione 38 bambini e ragazzi tra i 4 e i 20 anni; sono circa 1000, invece, quelli che ogni anno frequentano la Scuola della Libertà, dotata di una biblioteca e di diversi laboratori.
La serata, moderata da Pinuccia Sassone, è stata aperta e chiusa sulle note suonate alla tastiera dall'autore del libro che, nel suo intervento conclusivo, ha insistito sulle interconnessioni tra corpo, mente e spirito, richiamando il concetto dell'essere, in antitesi alla maschera dell'apparenza.
Marika Iannuzziello
