A Pisticci, #invasionidigitali compiute. 50 partecipanti e centinaia di foto sui social
- Post 05 Maggio 2014
Scoprire, raccontare, imparare, scattare, condividere, insieme. Basta davvero poco per riappropriarsi della realtà. E' accaduto nel pomeriggio di domenica 4 maggio, quando un numeroso esercito, armato di smartphone, tablet e macchine video-fotografiche, ha invaso le principali vie del centro storico di Pisticci, per conquistare il patrimonio architettonico e paesaggistico del borgo lucano, ancora poco valorizzato. L'occasione è stata fornita dalle #invasionidigitali, format che ha raccolto decine di adesioni in tutta Italia e che ha coinvolto a Pisticci circa 50 persone.
Partito da Piazza San Rocco, il gruppo – guidato dagli organizzatori Luigi Vitelli e Massimiliano Selvaggi del Centro Tilt di Marconia - si è mosso verso la Chiesa dell'Immacolata Concezione, facendo tappa anche presso la casa-laboratorio della pittrice scozzese Anne Parker, che da anni ha scelto Pisticci come suo paese adottivo. Il tour ha poi toccato altre vie del Dirupo, prima di spostarsi in Terravecchia, dove sono stati visitati due importanti monumenti, la Chiesa Madre e il castello normanno, oltre alla piccola Chiesa dell'Annunciazione. Infine, il ritorno, dopo circa 3 ore, al punto di partenza, dove è stata scattata l'immancabile foto di gruppo.
A guidare i visitatori, le storie narrate da alcuni degli stessi partecipanti che, oltre a condividere le immagini sui social network – facebook, twitter, instagram, pinterest, flickr e altri – hanno scelto di raccontare al gruppo fatti, leggende e curiosità del luogo. Le insolite guide hanno ripercorso il passato della città basentana, passando dalle gesta dei briganti che qui nacquero, al pittore di Pisticci, il ceramografo vissuto nella seconda metà del V secolo a.C., i cui vasi a figure rosse sono stati qui rinvenuti. Spazio anche alle pagine dei libri, con la lettura di alcuni passi tratti da “Pennellate di viola” e da un'opera del professor Giuseppe Coniglio, laddove descrive la Chiesa Madre.
L'esperienza – strana e piacevole commistione tra realtà e virtualità, analogico e digitale, cronache dal passato e idee per il futuro – è stata immortalata in centinaia di foto, accomunate dagli hashtag ufficiali (#invasionidigitali, #pisticci, #basilicata) e dal desiderio di valorizzare e far conoscere un pezzo di Basilicata che si spera possa essere invasa sempre più spesso da eserciti di turisti.
Marika Iannuzziello