Poesia, gli alunni del Liceo di Pisticci incontrano Dante Maffia
- Post 14 Dicembre 2015
Scrittore e poeta, critico letterario e bibliofilo, Dante Maffia, con un parlare sincero, mai retorico o di maniera, ha saputo incantare il suo pubblico recitando a memoria poesie di altri poeti e spiegando quanto per lui solo "il normale sia poetico", perché la poesia non deve avere barriere o usare un prontuario di argomenti. "La poesia è emozione" e, come tale, non può essere definita o ridotta a figure retoriche, è una verità "insolente" che nasce dalla vita e vive di incontri, occasioni, sentimenti, amore, impegno, trasporto. Lo stesso trasporto con cui parla di sé a ragazzi interessati a conoscere l'uomo, attraverso il poeta, insieme alle sue preferenze letterarie, ai suoi modelli. E dal racconto pacato di quest'uomo non più giovane, che vive da anni a Roma, ha scritto sulle maggiori testate giornalistiche, ha curato la rassegna dei libri per RAI 2 e attualmente dirige "Poiesis", si scoprono tante storie: l'esordio grazie ad A. Palazzeschi che firma la prefazione al suo primo volume; l'amicizia con Dario Bellezza, l'incontro con Alberto Moravia, le passeggiate con Giuseppe Ungaretti, chiamato affabilmente Peppino e imitato nel suo modo di camminare o di fumare, le discussioni con Pier Polo Pasolini che gli rimproverava di essere un moralista, sempre con il dito puntato. E allora i poeti studiati a scuola, immaginati ingobbiti dalle "sudate carte" o sospesi tra le nuvole, fuori da ogni realtà, escono dalle pagine dei libri per diventare "carne viva" che rende "più uomo" chi li legge e li studia.
I ragazzi del Liceo Classico “G. Fortunato” di Pisticci
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