02Maggio2024

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I riti della Settimana Santa a Pisticci

Pisticci, paese da sempre dedito alle tradizioni religiose, anche quest’anno si prepara a onorare la Settimana Santa tra riti antichissimi e novità. Da Pisticci centro passando per Marconia e Tinchi e fino a Pisticci Scalo, fitti si presentano i programmi delle comunità parrocchiali.
La settimana, che rievoca gli ultimi giorni di Gesù Cristo in terra, è iniziata con la Domenica delle Palme. In tutte le parrocchie del territorio i credenti hanno affollato i luoghi di culto e le piazze prescelte dove sacerdoti hanno benedetto i rami d’ulivo, che nel nostro territorio sostituiscono le vere e proprie palme sia per motivi territoriali sia perché tale festa ricorre in periodo di potatura. Nella Parrocchia di Cristo Re è stato rievocato l'ingresso a Gerusalemme con una processione dalla chiesetta di Santa Croce alla sede parrocchiale.
Tradizionale anche la processione che da piazza San Rocco raggiunge la Chiesa Madre passando per il piazzale dell’Osannale dovei fedeli sono soliti lasciare in segno devozionale un ramoscello sulla croce lì ubicata.
Il Lunedì e il Martedì sono di preparazione sia spirituale, sono previste confessioni e preghiere di gruppo, che fisica per i luoghi di culto: la tradizione voleva che dal lunedì le anziane si vestissero a lutto, uso ormai accantonato. Il Mercoledì è il giorno della benedizione degli Oli Santi (in altre diocesi si svolge il Giovedì) che saranno usati nell’anno liturgico per cresime, unzioni degli infermi e battesimi. Il rito si svolge a Matera e vi partecipano tutti i sacerdoti della diocesi. Si narra che anticamente la sera del Mercoledì calava nel paese una specie di coprifuoco in segno di lutto, oggi invece è rimasta solo l’usanza, il giorno successivo, di spogliare gli altari e spegnere le campane.
Il Giovedì Santo è il giorno della Messa in” Coena Domini”, unica messa della giornata e anticamente unica messa del territorio. Tradizione vuole che a rappresentare gli Apostoli siano i bambini che si apprestano a ricevere la prima Comunione.
Il Giovedì Santo è poi il giorno degli "Altari della reposizione" volgarmente chiamati Sepolcri, che quest' anno verranno preparati solo nelle Chiese dove verrà celebrata la funzione del Venerdì Santo, come prescritto dalla Chiesa. Gli altari della reposizione vengono abbelliti anche con i cosiddetti ‘lavoretti’, ossia dei germogli di grano, piantato qualche mese prima, che accolgono il “Santissimo Sacramento”, oggetto di veglia fino al mattino successivo. Dopo la messa in “Coena Domini”, la popolazione visita tutti i “sepolcri” del territorio in una sorta di pellegrinaggio per tutto il paese. Numerosi anche i credenti che vengono da fuori per onorare questa tradizione.
Si giunge così al Venerdì Santo, il momento più suggestivo e drammatico anche nel semplice ricordo dell’estremo sacrificio. A Pisticci centro fulcro della giornata è la processione dei Misteri che ha luogo dopo la funzione, che non è una messa, celebrata in ogni parrocchia alle ore 15,30 circa. All’interno della funzioni ci sono momenti di particolare intensità tra cui il bacio alla Croce da parte dei fedeli e lo strazio della Madonna Addolorata di fronte al proprio figlio. Concluse le funzioni, le statue che ripercorrono la Passione di Cristo, muovono dalla parrocchia di appartenenza per poi congiungersi. Le statue sono accompagnate da donne, anziane e giovani, vestite a lutto. La lunghissima carovana di fedeli, accompagnati dal complesso bandistico Città di Pisticci, intona i vecchi canti in dialetto locale.
Anticamente le processioni erano più di una, i Misteri non uscivano contemporaneamente, si iniziava all’alba con le statue della cappella di san Giovanni e si finiva a tarda sera con quella dell’Immacolata Concezione.
Anche nelle altre Frazioni, da Tinchi a Marconia sono previste varie vie Crucis.
Il Sabato è giorno di attesa e di silenzio, per la messa notturna che annuncerà la Resurrezione del signore. Sono previste confessioni straordinarie per la numerosa presenza di fedeli. In tutte le Chiese principali si celebra, in un orario compreso tra le 22 e le 23, la veglia.
La Domenica, il giorno più atteso, è il giorno di festa in cui ritornano a risuonare le campane e si è solito riunirsi e degustare i piatti tipici della tradizione e i dolci, che anticamente si era soliti dare ai bambini dopo averli nascosti per l’intera settimanale. Anche quest’anno, la comunità pisticcese si prepara al periodo pasquale, che probabilmente per fede e tradizione, è secondo solo alla festa patronale.

William Grieco