26Aprile2024

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Tari: 'Il coraggio del confronto per amministrare il bene comune'

La fitta ed interessante discussione che ha avuto al centro la vicenda TARI 2017 e che si è sviluppata sia nell’ultimo Consiglio Comunale che sui media locali, richiede alcuni ulteriori chiarimenti e puntualizzazioni. Tanto non per una forma di protagonismo mediatico o per sterile spirito di polemica né, tantomeno, per strumentale propaganda politica. Al contrario il contributo intende avere una valenza assolutamente costruttiva e collaborativa finalizzata agli interessi della comunità pisticcese.
Animato da tale spirito collaborativo mi permetto di rilevare alcuni elementi che attengono al buon senso politico e non certamente a disquisizioni di carattere tecnico-giuridico. Ad ognuno il suo mestiere, ma a tutti il senso e l’impegno politico che si occupa di qualunque cosa riguardi il cittadino ed il territorio.
1) Non si è mai inteso invitare i cittadini di Pisticci ad una sorta di sciopero fiscale. Si è piuttosto segnalato come l’illegittimità della deliberazione TARI 2017 – non a caso annullata in autotutela dal Consiglio Comunale – finiva per trasferire i propri effetti invalidanti su tutto il procedimento di riscossione fondato sulla predetta deliberazione annullata. Permane, però, un sostanziale paradosso. Ad oggi il cittadino pisticcese dovrebbe procedere ad effettuare il pagamento della TARI fondato su un Piano Tariffario che non esiste più e che risulta profondamente diverso da quello in vigore. Infatti, al momento la TARI in vigore è quella relativa al Piano Tariffario del 2016. Una situazione che si presta a scatenare un contezioso tributario con buone chanches di vittoria da parte del cittadino contribuente.
E’ un rischio che l’Amministrazione si sente di correre? Su complicate questioni tecnico-giuridiche di questo livello potrebbe anche essere opportuno acquisire il parere dei competenti uffici dell’Ente.
2) Nelle case dei pisticcesi sono ormai pervenuti gli avvisi di pagamento della TARI 2017. L’aumento della tariffa è stato significativo. E’ tecnicamente corretto quanto sostiene l’Amministrazione allorché evidenzia che gli importi TARI 2017 discendono dall’applicazione dei principi tecnico-giuridici che regolano la tariffa ed, in particolare, del principio di integrale copertura dei costi del servizio. In altri termini: la TARI dell’anno in corso dovrà coprire i costi del servizio dell’anno precedente. L’Amministrazione, quindi, non determinerà discrezionalmente l’ammontare complessivo della TARI, ma sarà tenuta a commisurare tale ammontare al costo del servizio dell’anno precedente.
Tuttavia ritengo sia un preciso compito della politica quello di sforzarsi di andare oltre i tecnicismi, onde approntare soluzioni che siano in grado di attenuare l’impatto economico di una tariffa così tanto gravosa per i cittadini. Infatti la precedete Amministrazione Comunale, proprio per alleviare il peso di questo tributo su famiglie ed imprese, in passato ha destinato alcune entrate, derivanti dalla discarica comunale, a parziale copertura del piano tariffario TARI 2015.  La copertura che doveva essere garantita con la TARI riscossa dai cittadini passò da oltre 2,1 milioni di euro a circa 1,3 e, quindi, con una riduzione della tariffa di circa il 30%. Credo che in quell’anno Pisticci abbia avuta la più bassa tariffa in assoluto.
Quali sono le soluzioni possibili oggi? Già in Consiglio Comunale si è evidenziato come nel determinare la TARI 2017 si è tenuto conto di costi che non sono riconducibili ai costi del servizio e che quindi sono posti a carico dei cittadini impropriamente. Sono voci che, sebbene ricomprese nel contratto con Tecknoservice, non rientrano nel servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani. Si fa riferimento ai servizi di: derattizzazione, disinfestazione, pulizia bagni pubblici di Pisticci, Marconia e mare, emergenza neve e smaltimento ingombranti. Il gettito TARI 2017 potrebbe e dovrebbe essere depurato da tali costi. Sarebbe un primo significativo segnale di attenzione per le difficoltà in cui versa la cittadinanza.
3) L’impatto della TARI può risultare ulteriormente attenuato dalla previsione di casi di esenzione o riduzione che tengano conto delle condizione economiche del contribuente (famiglie ed imprese). La legge lo consente e il Regolamento Comunale sulla TARI lo prevede.
Meritoriamente anche l’Amministrazione Verri ha confermato nel Piano Tariffario 2017 tali agevolazioni. A riguardo tuttavia ci permettiamo di sottolineare che nel Piano non è stato specificato l’importo a copertura delle agevolazioni.
Pertanto, vorremmo conoscere alcuni elementi: Sono state stanziate in bilancio somme a copertura di dette agevolazioni? Se si, per quale importo? Se l’importo non è stato determinato e l’Amministrazione ritiene di tornare a deliberare sulla TARI 2017 per ripristinare il Piano Tariffario annullato, non sarebbe il caso che specifici l’ammontare delle risorse destinate alle agevolazioni?
Affido tali riflessioni e suggerimenti alla ponderazione attenta degli amministratori senza l’atteggiamento di chi si considera depositario della verità. Tuttavia, auspico che la stessa Amministrazione in carica non si trinceri dietro posizioni preconcette chiudendosi al confronto costruttivo con tutte le parti politiche e sociali. Spesso il confronto è faticoso ma è l’unica strada per guardare tutti insieme al bene della comunità.

Domenico Albano
Consigliere comunale di minoranza