02Maggio2024

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Dibattito consiliare sulla chiesa di San Rocco. Lazazzera non demorde

C’è un nuovo tentativo di far approdare in consiglio comunale la discussione sulla chiesa di San Rocco, in piazza Plebiscito, chiusa con ordinanza del sindaco Di Trani per ragioni di sicurezza in relazione al rischio idrogeologico che riguarda l’intera zona. Già a metà dicembre, dopo aver appreso dell’ordinanza sindacale, la minoranza in consiglio, con primo firmatario il consigliere Lazazzera, aveva chiesto di trattare la questione in consiglio comunale per conoscere in maniera più approfondita le ragioni che avevano imposto la chiusura al pubblico del luogo di culto e le intenzioni programmatiche dell’amministrazione. La questione, tuttavia, venne rigettata dal presidente del consiglio, Rocco Fuina, poiché l’argomento non rientrava fra quelli di competenza consiliare. Adesso, tuttavia, Lazazzera, ha protocollato una nuova richiesta al sindaco ed al presidente del consiglio, informando anche il prefetto di Matera. Un documento, quello del consigliere passato di recente ad una formazione civica in seguito all’abbandono del Fli, che si pone l’obiettivo di conoscere “quali determinazioni” siano state prese “a seguito della richiesta di convocazione di Consiglio Comunale, per discutere e deliberare sul rischio idrogeologico a Pisticci centro.
Premesso che lo scrivente Consigliere Domenico Lazazzera, unitamente ai Consiglieri Comunali Andrea Badursi, Rossana Florio, Piero Mastroluisi, in data 14 dicembre, chiedeva urgente convocazione di Consiglio Comunale per discutere ed eventualmente deliberare sul grave fenomeno del dissesto idrogeologico, che minaccia fortemente, il centro abitato di Pisticci; considerato anche l’allarme sociale, determinato  dall’Ordinanza Sindacale, che chiude al culto dei fedeli la Chiesa del Santo Patrono; al fine di sollecitare la pubblica amministrazione a prendere urgenti ed opportuni provvedimenti, anche con la rimodulazione del piano triennale delle opere pubbliche con lavori di bonifica e consolidamento dell’abitato; tenuto conto della nota del 2 gennaio a firma del presidente del consiglio comunale, con la quale si negava il diritto dovere di trattare in Consiglio, organo preposto per la trattazione di argomenti e problematiche comunali, e non solo, anche al fine di emendare il piano triennale delle opere pubbliche dell’amministrazione in carica che non prevede interventi di bonifica e consolidamento del centro storico; tutto ciò premesso e ribadito alle SS.LL. ed opportunamente segnalato  all’attenzione di S.E. il Prefetto di Matera per i provvedimenti del caso, con nota dell’ 8 gennaio scorso, si chiede di sapere quali le determinazioni assunte dal sig. presidente del consiglio comunale, dal Sindaco di Pisticci in merito alla citata urgente richiesta di trattazione degli argomenti su esposti, in apposita seduta di Consiglio Comunale”.
Quali elementi di novità siano intercorsi per ispirare una seconda richiesta di consiglio, dopo il diniego relativo alla prima, non è ben chiaro. Certo è che, nel frattempo, dell’intera vicenda era stato informato il prefetto di Matera. A lui aveva fatto appello Lazazzera nella convinzione che l’argomento rientrasse nelle competenze consiliari.