19Maggio2024

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Nodi politici in Consiglio. Laviola surroga Leone. Taranto non è più assessore

Torna a riunirsi stasera a Marconia (convocazione ore 18.00) il consiglio comunale di Pisticci. Alla seduta non prenderà parte Michele Taranto, da sabato scorso ex assessore al bilancio del comune di Pisticci. Taranto aveva sollevato alcune questioni sopravvenute di possibile incompatibilità con la sua carica, per motivazioni di ordine familiare, ed aveva protocollato al sindaco ed alla maggioranza un documento nel quale spiegava le ragioni in base alle quali riteneva di non poter più ricoprire il suo incarico, rimettendo il mandato nelle mani del primo cittadino. Di Trani, sentita la giunta e le parti politiche, ha accettato le sue dimissioni lo scorso sabato. “Mi dispiace tantissimo – ha commentato il sindaco - che Michele Taranto debba lasciare il suo incarico. E’ un uomo di grande trasparenza ed onestà intellettuale ed ha ritenuto che alcune questioni di ordine personale potessero contrastare con il suo ruolo in amministrazione. Ho preso atto della sua scelta e delle sue richieste ed dovuto accettare le sue dimissioni. Lo ringrazio per il lavoro svolto e per il contributo che continuerà a dare. Ha prestato un servizio encomiabile ed apprezzato da tutti. Siamo legati da profonda amicizia e da una reciproca fiducia. Sono stato io a portarlo in giunta e non avrei voluto privarmi delle sue competenze”. Al momento la delega al bilancio è nell’interim del sindaco. “Vedremo insieme, nei prossimi giorni  – spiega Di Trani – a chi affidare l’incarico”. L’intenzione, insomma, è quella di riassegnare le deleghe lasciate da Taranto. Ma prima c’è da tenere il consiglio di stasera.
Al primo punto sarà formalizzata la surroga del consigliere Udc Michele Leone, che anticipò le sue dimissioni, prendendo le distanze dall’operato della maggioranza che fino a quel momento sosteneva, nel consiglio comunale del 7 marzo scorso e che successivamente ha confermato la sua decisione in termini formali. Al suo posto subentrerà il primo dei non eletti nella lista Udc, ovvero Francesco Laviola, già assessore della giunta Di Trani, fino a quando, nell’ottobre scorso, non venne defenestrato da Di Trani, su richieste di due consiglieri Udc, Alessandra Ruvo ed il presidente del consiglio Rocco Fuina, che espressero gradimento per Antonio Sassone, di conseguenza elevato dal sindaco al rango di componente della sua giunta.
Laviola, insomma, dovrà sedere al fianco della consigliera che gli tolse la fiducia, rispondere al presidente che condivise quell’atto e sostenere l’esecutivo di quel sindaco che lo mandò a casa recependo le indicazioni provenienti dalla maggioranza del gruppo consiliare Udc.  D’altra parte, nel frattempo, lo stesso Laviola è divenuto commissario cittadino dell’Udc ed il suo partito ha vinto le elezioni nella coalizione Di Trani.
Non condivise quella scelta l’allora capogruppo Udc, Leone, di cui oggi si formalizza la surroga, proprio con Laviola. Quella vicenda fu richiamata dall’ex sindaco nel suo annuncio dimissionario assieme ad altre questioni di ordine politico che hanno indotto la minoranza a chiedere conto dell’attuale situazione politica ed amministrativa riguardante la maggioranza. La richiesta è diventata spunto di dibattito in consiglio comunale. Anche di questo si parlerà stasera in un’assemblea che, per il resto, discuterà del mantenimento dell’ufficio del giudice di pace di Pisticci e dei siti di interesse nazionale nelle aree industriali di Tito e Valbasento, con l’obiettivo di far emergere azioni congiunte fra i comuni di Ferrandina, Tito e Pisticci.

Roberto D'Alessandro
pubblicato su Il Quotidiano