17Maggio2024

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Su reflui Tecnoparco 'ordinanza bufala' del sindaco Di Trani

“Il Sindaco di Pisticci Di Trani revoca l'inutile ordinanza che vietava a Tecnoparco il trattamento dei reflui di provenienza dalle attività estrattive dell'Eni in Val d'Agri”. E’ il giudizio del consigliere comunale Domenico Lazazzera, il quale commenta la scelta del sindaco Di Trani di anticipare la cessazione degli effetti dell’ordinanza che andava a bloccare i conferimenti di rifiuti connessi alla filiera del petrolio a Pisticci Scalo. Una revoca, quella fatta da Di Trani nella sua nuova ordinanza, motivata con le rassicurazioni ricevute dalle istituzioni regionali in merito ad una campagna di monitoraggio ambientale risalente al periodo ottobre – dicembre scorso, quando Arpab svolse degli approfondimenti sull’idrogeno solforato a cavallo fra la zona industriale ed il quartiere residenziale.
Ma quel provvedimento, per Lazazzara, è da considerarsi una vera e propria “bufala”. L’ordinanza emessa dal sindaco lo scorso 14 maggio, infatti, era arrivata “dopo oltre 3 mesi dalla fine della lavorazione dei reflui di provenienza Eni da parte della società Tecnoparco”. Quest’ultima, non appena preso atto del provvedimento di Di Trani, aveva in effetti precisato come non fossero più in corso conferimenti di reflui petroliferi.
L’ordinanza, aggiunge Lazazzera, “è stata adesso dichiarata nulla dallo stesso sindaco che scopre, a distanza di oltre 4 mesi dalla fine del trasferimento in Valbasento delle "acque di risulta" delle attività estrattive e dalla diffusione delle analisi di Arpab sull’H2S, che i valori sono nella norma, o meglio che, per citare il suo nuovo provvedimento,  vi era presenza di H2S nell'indagine svolta nel periodo (ottobre – dicembre 2014), ma le qualità rilevate erano al di sotto della soglia minima prevista per legge. Adesso, pertanto, Tecnoparco, Eni permettendo, potrebbe riprendere l'attività di lavorazione e smaltimento”. Il provvedimento del sindaco, appena superato con una nuova ordinanza di revoca suona, per Lazazzera, come “una clamorosa marcia indietro”, in quanto Di Trani “ben si è guardato dall'emettere l'ordinanza di divieto quando in Valbasento sversavano oltre 130 autocisterne al giorno, ma ha trovato il coraggio solo quando, per scelta dell'Eni, i reflui non arrivano più a Pisticci da oltre tre mesi. Secondo la Regione e Di Trani, pertanto, sarà ora possibile riprendere la lavorazione, temporaneamente sospesa. Mancano, al solito, la chiarezza e l'onestà intellettuale, ma in compenso tanta demagogia. Al posto dei miasmi tanto fumo agli occhi”.

Roberto D'Alessandro