29Aprile2024

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Notizie su inquinamento e salute: non può esserci segreto. Assolto Bolognetti

Assolto perché il fatto non costituisce reato, ovvero Maurizio Bolognetti non ha commesso reato nel divulgare le informazioni relative alle acque del Pertusillo, di Montecotugno e della Camastra. Il giudice del tribunale di Potenza, questa mattina, non ha ritenuto sussistesse violazione di segreto d’ufficio in merito alla diffusione delle analisi Arpab da parte del segretario dei Radicali lucani, avvenuta quattro anni fa. Analisi che facevano sorgere forti dubbi sulla qualità delle acque presenti negli invasi. Analisi che le autorità competenti avrebbero dovuto divulgare. Analisi dell’Arpab e, in seguito, altre analisi fatte svolgere privatamente da Bolognetti, il quale si era sempre difeso dicendo di aver agito per onorare “quelle leggi a tutela dell’ambiente e della salute pubblica che quotidianamente vengono disattese dal nostro Stato”, invocando peraltro l’applicazione della convenzione di Aarhus e del Codice dell’Ambiente “per far conoscere verità scomode che riguardano la rete di depurazione e l’impatto delle attività estrattive nella Valle dell’Agip”.
Oggi, assolto perché il fatto non costituisce reato, Bolognetti si è detto felicissimo, in attesa delle motivazioni della sentenza. “Intanto – sono le sue prime dichiarazioni – posso dire che c’è un giudice a Berlino. Ringrazio innanzitutto il mio legale, l’avvocato Vincenzo Montagna. Spero, adesso, che vengano accolte tutte le nostre tesi difensive, perché si verrebbe a creare un precedente molto interessante. Abbiamo sempre sostenuto che i cittadini hanno diritto a conoscere le informazioni in materia ambientale come da convezione di Aarhus e che non poteva esserci segreto su quelle analisi, sia su quelle dell’Arpab, che su quelle da me commissionate nell’ambito di una iniziativa politica dei Radicali di cui venne dato atto pubblicamente. Mi chiedo quale segreto mai potesse esserci. Non può esserci segreto su questioni che attengono l’ambiente e la salute degli esseri umani”.    
Si chiude così il primo grado di giudizio di un processo apparso come una specie di indagine su chi indaga e diffonde informazioni di pubblico interesse. Mentre l’individuazione certa delle cause che hanno determinato il deterioramento della qualità degli invasi lucani, ovvero il merito della questione, può attendere.