05Maggio2024

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Balneari manifestano a Roma. Delegazione anche da marina di Pisticci

C’era anche una delegazione lucana nella manifestazione tenuta ieri a Roma dal comparto balneari. Al gruppo, in rappresentanza della fascia metapontina e della zona tirrenica, anche alcuni operatori di marina di Pisticci come Donato Gallotta, titolare del Lido Natura e Michele Locaso, titolare del lido San Basilio. Anche i due hanno fatto quadrato con oltre 2000 imprenditori balneari scesi in piazza nella Capitale.
Precisamente in piazza S. S. Apostoli a Roma per il presidio organizzato da S.I.B./FIPE – Confcommercio, FIBA/Confesercenti, ASSOBALNEARI ITALIA/Confindustria e OASI-Confartigianato a supporto dell’incontro con gli Assessori regionali in tema di riforma delle concessioni demaniali.
“Positivi – è riferito in una nota - gli interventi in piazza dei rappresentanti regionali e di molti deputati e senatori, i quali hanno confermato la necessità che sia varata al più presto una legge di riforma che salvaguardi le imprese esistenti.
Alcune regioni, proprio per sottolineare l’urgenza e la necessità di tale riforma, si sono dichiarate disponibili a supplire ad eventuali carenze a livello nazionale con provvedimenti regionali.
I Presidenti delle Associazioni Sindacali sono stati, poi, ricevuti dal Ministro per gli Affari Regionali Enrico Costa, il quale ha garantito l’imminente convocazione di un Tavolo tecnico Stato-Regioni con le Amministrazioni competenti e la categoria per assicurare una rapida e positiva stesura della nuova legge di riordino delle concessioni turistico-ricreative.
Due risultati, quelli raggiunti oggi dagli imprenditori balneari, che confermano il cambiamento in tema di normativa sulle concessioni in grado di restituire futuro e certezze a 30.000 imprese balneari italiane”.
Concessioni demaniali marittime di almeno trent’anni. E’ stata questa la principale richiesta degli operatori balneari, che hanno manifestato contro la direttiva europea Bolkenstein, che prevede che i servizi pubblici sulle spiagge siano messi a gara dopo la scadenza delle concessioni. Una protesta in rappresentanza delle oltre 30mila imprese sparse sulle spiagge della Penisola. Tra le richieste anche il riconoscimento del valore commerciale dell’azienda balneare, l’alienazione con diritto di opzione in favore dei concessionari delle porzioni di demanio marittimo e la modifica dei criteri di determinazione dei canoni.