26Aprile2024

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Assistenza scolastica ai portatori di handicap. Una mamma protesta. Di Trani: "Servono più soldi"

Una lettera a Martorano per parlare di ospedale, quello di Tinchi, ma anche di assistenza scolastica ai portatori di handicap. L’ha scritta il sindaco Vito Di Trani che anticipa come a breve otterrà udienza dall’assessore regionale alla sanità.
Sulla questione relativa al nosocomio pisticcese il primo cittadino intende chiedere delucidazioni sul futuro della struttura, anche in seguito alle rinnovate preoccupazioni esternate dal Comitato civico, che lamenta di promesse non mantenute e di spoliazioni ancora più penalizzanti di quanto si potesse immaginare.
Il problema dell’assistenza ai portatori di handicap, invece, è tornato in auge anche in seguito ad una lettera aperta di una mamma che con toni perentori si era rivolta all’intero esecutivo pisticcese, coinvolgendo, inoltre, lo stesso Martorano ed il dirigente regionale del dipartimento salute Pietro Quinto.
La signora Rosa Torraco aveva lamentato di “promesse” non mantenute. “Nelle richieste da parte di un genitore a nome di tutti – scrive la mamma - si chiedeva l’inizio dell’assistenza nelle scuole per i diversamente abili, ma da parte degli Uffici del Comune e della Cooperativa la risposta è stata sempre la stessa” ovvero: “non possiamo iniziare perché non arrivano i fondi dalla Regione Basilicata”. La signora Torraco, però, ha chiesto al sindaco di capire perché “a Montalbano, Scanzano, Policoro e solo per alcuni minori a Marconia questo servizio è già operativo” invocando parità di trattamento rispetto a quanto accade in altri Comune. “Sindaco Di Trani – si legge nella lettera - noi genitori e i nostri figli ti saremo grati se in non meno di 48 ore sarai in grado di far iniziare il sostegno, come già è operativo in altri Comuni o semplicemente dirci la verità per iscritto di come stanno veramente i fatti e a chi bisogna rivolgersi affinché i ragazzi “minori” di Pisticci abbiano lo stesso trattamento di altri comuni. Speriamo di non dover sentire altre bugie”.
In 48 ore non cambierà la storia, ma Di Trani coglie comunque l’occasione per rispondere alla lettera ribadendo che a Pisticci “arrivano poche risorse dalla Regione Basilicata rispetto al cospicuo numero di portatori di handicap nelle scuole. Abbiamo numeri – aggiunge il sindaco – superiori anche a Matera e purtroppo qui i soldi non bastano. Negli altri Comuni, evidentemente, è possibile far fronte a tutte le esigenze, proprio perché i ragazzi da assistere sono in minor numero. Comprendo lo stato d’animo di chi ha scritto questa lettera, ma posso assicurare che stiamo seguendo questo problema con attenzione. A Pisticci non c’è alcuna politica delle bugie”.

 

A sentire gli uffici comunali competenti l’insufficienza di fondi e la tempistica ritardata rappresentano, in effetti, il nocciolo del problema. Per la scuola dell’obbligo, a partire da quella dell’infanzia, sono pervenute 39 richieste di assistenza specialistica a scuola a cui far fronte con i circa 70 mila euro assegnati a Pisticci nella ripartizione tra i nove Comuni facenti parte dell’Ambito Collina Materana. Tali fondi sono destinati anche a garantire l’assistenza domiciliare e, in considerazione delle richieste, risultano insufficienti. Basti pensare che l’anno scorso, a fronte di “sole” 29 richieste di assistenza specialistica a scuola, coperte da gennaio a maggio, sono stati spesi 65 mila euro. Per il pregresso 2011 i contributi sono stati accreditati a maggio ed hanno permesso di pagare le spese fino a luglio. I 69 mila euro riconosciuti a Pisticci finanziano anche l’assistenza domiciliare per 12 persone, ma le richieste sono molto superiori. Anche quest’anno, pertanto, il servizio inizierà a gennaio ed a carico dovrà considerare 10 portatori di handicap in più, potendo contare su finanziamenti da percepire alla fine dell’anno scolastico. C’è anche da precisare che l’assistenza specialistica (finalizzata a garantire comunicazione, socializzazione ed autonomia) è diversa dall’assistenza di base, erogata dalla scuola attraverso le funzioni aggiuntive attribuite al personale Ata. Il rapporto tra liquidità, tra l’altro posticipata, e richieste di assistenza è, pertanto, squilibrato. La coperta corta porta alla scelta di far iniziare il servizio non prima di gennaio.
“Abbiamo la piena consapevolezza – prosegue il sindaco - di quanto sia grave questa mancanza. E’ per questo motivo che voglio spiegare all’assessore Martorano la particolare situazione del nostro territorio, perché ovviamente non ci sembra giusto che la copertura dei servizi di assistenza specialistica debba iniziare da gennaio. Se un ragazzo è portatore di handicap, questo suo status è chiaro che sia permanente e quindi, se vale il principio dell’assistenza, bisogna erogarla sin dal primo giorno di scuola e garantire coperture adeguate per l’intero anno scolastico, non solo per cinque mesi”.

Roberto D'Alessandro