Infiltrazioni fognarie in casa. La storia travagliata di un'anziana signora di Pisticci
- Post 18 Agosto 2015
Lei vive una vera tragedia o, sarebbe meglio dire, un incubo.
La sua casa, frutto di immensi sacrifici giovanili, gronda letteralmente di umido e di infiltrazioni fognarie (l'immagine a corredo dell'articolo è una generica presa dal web). In pratica, ha la m###a in casa.
Con il suo incidere lento, si muove tra carteggi di avvocati, giudici, amministratori comunali e consulenti tecnici, il suo corpo trema e la sua voce si rompe spesso nel tremito e nel pianto: lei non riesce a capire come sia possibile che venga lasciata vivere in quelle condizioni.
L’anzianasignora abita a Pisticci, si chiama Maria Maddalena. Classe 1924. In paese la conoscono in tanti, soprattutto per le sue continue richieste di aiuto. La conoscono i Carabinieri, i Vigili del Fuoco, la conoscono all’Acquedotto Lucano, al Comune di Pisticci, la conoscono altresì i numerosi avvocati che, nel tempo, l’hanno assistita: nessuno riesce a risolvere un problema che pare affondare le sue radici in una ennesima storia di burocrazia e rimpallo di responsabilità: il Comune dice che non è di sua competenza risolvere questioni inerenti l’impianto fognario del territorio comunale; Acquedotto Lucano, da par suo, sembra essere scomparso nel vuoto.
Le cause, le denunce, le querele presentate dalla signora, fino ad adesso, non hanno sortito alcun effetto: procedure lente, farraginose, a volte sbagliate, hanno peggiorato una situazione che sin dall’inizio era seria. Ora è diventata drammatica.
Maria Maddalena non vuole fare altri giudizi: non se la sente di affrontare ancora i tempi eterni della Giustizia.
Maria Maddalena è stanca.
Le ultime analisi che ha fatto svolgere sulle infiltrazioni e sull’acqua che trova puntualmente a terra e nel lavabo parlano chiaro: coliformi fecali. M###a.
La nostra generazione è strana: ci si indigna per la morte di un leone, ucciso da un bracconiere; ci si indigna per i rifiuti lasciati sul bordo della strada; ci lasciamo intenerire da un cucciolo abbandonato in mezzo alla strada e poi, Maria Maddalena viene lasciata sola, al suo destino.
Probabilmente però è possibile dare a questa anziana signora un barlume di serenità.
Non si discute su chi gravi la responsabilità di tutto ciò: se al Comune di Pisticci e alla sua Amministrazione, o se invece ad Acquedotto Lucano.
Il Comune probabilmente ha ragione quando sostiene che non gli compete sistemare l’impianto fognario perché è di competenza di Acquedotto Lucano: altrettanto probabilmente sbaglia però a lavarsene le mani. Maria Maddalena è certamente una “anziana fastidiosa”. Ma il compito primario di una Amministrazione è quello di tutelare i suoi cittadini, la loro incolumità anche fisica. Questo dovere istituzionale e costituzionale, non viene garantito a Maria Maddalena, anzi, le viene negato pure il diritto alla salute e ad una vita dignitosa.
Ormai non è più una questione di puro diritto, di doveri istituzionali e giuridici. È una questione morale e di umanità: chi può farsi sentire, ora deve intervenire. Non è possibile che Maria Maddalena venga lasciata sola al suo destino senza provare a fare quanto possibile per aiutarla.
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