03Maggio2024

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Boom sul web per il concorso Leica. In gara anche Mariano Silletti

Un concorso fotografico. Lo lancia Leica, una delle aziende più note al mondo, e sul web è boom. In pochi giorni "24 x 36”, 24 talenti x 36 fotografie, si sono iscritti in 10.000, caricando 30.000 foto (3 per ogni partecipante), con migliaia di accessi al sito: i migliori saranno scelti sulla base della qualità delle immagini e sul gradimento che il popolo di Internet esprimerà tramite i social network. Il progetto sbarca per la prima volta in Italia dopo quasi un secolo dal lancio della prima Leica 24x36, il formato di pellicola che ha rivoluzionato il modo di fare fotografia. Ai 24 finalisti verrà consegnata una Leica X1 con la quale dovranno scattare in 12 settimane 36 fotografie sul tema One Camera, One lens, One city.
Le immagini verranno postate sul web con il profilo di ciascun finalista.
Al concorso partecipa anche Mariano Silletti, di Pisticci. Il suo link (http://www.lab.leica-camera.it/jspleica/scheda.jsp?n=9129&v=1) nelle ultime 24 ore ha avuto circa 400 accessi.
Mariano Silletti, nato a Pisticci il 17/01/1972, vive a Matera. Fotografo ufficiale del Lucania Film Festival.  Da circa 15 anni è appassionato di fotografia. Stampatore da sempre ha curato le sue mostre e di altri autori. Particolarmente sensibile, la sua ricerca fotografica personale è basata su temi quali il reportage, il paesaggio ed i ritratti. All’interno dell’Associazione Culturale Allelammie di Pisticci, della quale  è anche stato Vice Presidente, ha promosso alcune  iniziative tese  a valorizzare l’utilizzo della fotografia. Ha insegnato fotografia presso la Casa della Cultura di Pisticci. Ha partecipato al Corso di Fotografia Generale, al Corso Base di Sviluppo e Stampa in bianco/nero e al Corso Avanzato di Sviluppo e Stampa in Bianco/Nero,  presso la Scuola di Fotografia Antonelli di Bari. Al suo attivo due mostre personali, tre collettive e due stage.
Sarà il web a determinare il gradimento delle sue foto. Entrare nei 24 finalisti è tutt’altro che semplice. La qualità del materiale proposto è un aspetto non indifferente, ma quando la sfida gira sui social network l’esperienza insegna che non bisogna sottovalutare gli aspetti organizzativi.