02Maggio2024

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I liceali sfatano il mito della matematica

Gli alunni del liceo classico “Giustino Fortunato” di Pisticci sfatano, ancora una volta, l’ormai vetusto e superato luogo comune secondo cui al classico la matematica viene studiata poco. La ventesima edizione dei Giochi Matematici, la cui semifinale regionale si è disputata a Tursi nei giorni scorsi, ha visto prevalere nettamente gli allievi del Fortunato, bravi a cogliere risultati a dir poco brillanti: i liceali di Pisticci si sono infatti classificati ai primi posti in ciascuna delle categorie per cui hanno gareggiato. Nella categoria C2 ha prevalso Titta Romano, della I A, primo classificato a punteggio pieno. Podio tutto liceale, poi, nella categoria L1, con Carmine Ragone al primo posto, Giuseppe Quinto al secondo ed Antonio Colucci: sono tutti della IV B. Ancora primo posto per Laura Romeo della V A nella categoria L2.
A coronamento di una vera e propria prestazione di squadra, poi, all’istituto è stata consegnata anche una targa: la sezione liceo classico ha infatti conseguito il punteggio medio più elevato nella competizione. Dopo siffatti risultati, prevedibile la soddisfazione manifestata dal dirigente scolastico, Franco Di Tursi e dai docenti di matematica, Grazia Panetta e Giuseppe Di Tursi, che hanno preparato ed accompagnato i ragazzi alla gara di Tursi, che prevede un secondo e più impegnativo appuntamento a Milano il prossimo 11 maggio.
In buona sostanza, la perfomance dei liceali, oltre ad aver sfatato il luogo comune secondo cui al classico la matematica si studia poco, ha sfatato anche l’opinione secondo cui le discipline caratterizzanti il liceo classico servono a poco: forse, anche lo studio del latino e del greco concorrono a promuovere quella fantasia e quella intuizione che fanno capire che un problema apparentemente molto complicato è, in realtà, più semplice di ciò che si potesse prevedere. Le capacità logiche, infatti, sono “coltivate” da tutte quelle discipline che prevedono un sistema concettuale di riferimento, come il latino, il greco ed, ovviamente, la matematica.

Piero Miolla