29Aprile2024

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Ritardi mobilità. Dieci milioni di euro inutilizzabili

Non è possibile utilizzare i dieci milioni di euro che la Regione Basilicata ha messo a disposizione per pagare gli emolumenti dei mesi di novembre e dicembre 2013 ai lavoratori lucani che si trovano in mobilità in deroga, se non come sussidio. Tanto è emerso dall’incontro potentino con l’assessore regionale alle Attività Produttive, Raffaele Liberali, avuto ieri mattina da Cgil, Cisl e Uil insieme ad una rappresentanza dei lavoratori interessati.     
Ricevute dall’assessore, infatti, le delegazioni si sono sentite rispondere che quelle somme “non sono erogabili con la relativa contribuzione, ma solo come sussidio: circostanza che determinerebbe, per il 2014, l’impossibilità di prorogare l’erogazione della mobilità in deroga”, ha spiegato Maurizio Girasole della Filtcem Cgil.     
“I dieci milioni di euro del bilancio regionale – ha altresì precisato Girasole – non sono nemmeno utilizzabili come anticipazione per gli stessi motivi. L’assessore Liberali, dopo aver fatto una verifica con il Ministero del Lavoro, ha proposto come soluzione quella di distrarre sei milioni di euro dai capitoli di spesa del Fondo Sociale Europeo per pagare la mobilità dei mesi di novembre e dicembre 2013. A tal proposito – ha aggiunto il sindacalista – domani la Regione sarà presente ad un tavolo nazionale per affrontare la questione. In ogni caso, se pure il Ministero del Lavoro e la Commissione che gestisce le risorse del Fondo Sociale Europeo riterranno valida questa soluzione, i tempi dell’erogazione della mobilità in deroga per gli ultimi due mesi del 2013 non saranno immediati: si stima non prima di aprile-maggio dell’anno in corso”.     
Per ciò che concerne, invece, il pagamento del primo trimestre del 2014, “ad oggi non vi è nessuna notizia in quanto il governo nazionale non ha ancora provveduto ad erogare ulteriori risorse”.     
Le organizzazioni sindacali, infine, hanno garantito che metteranno in campo tutte le loro energie per programmare eventuali azioni utili a raggiungere l’obiettivo desiderato dalla vasta platea di lavoratori in mobilità in deroga, molti dei quali sono ex dipendenti di aziende della Valbasento.

Piero Miolla
pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno