17Maggio2024

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Il voto referendario sull'acqua pubblica va rispettato

Domani 03 febbraio 2012, in occasione dell’incontro promosso dalla Commissione Affari Istituzionali della Regione Basilicata con il mondo delle associazioni, dell’Università, etc., il Coordinamento  Regionale Acqua Pubblica di Basilicata sarà presente con un proprio presidio dalle ore 16.30 alle ore 20.00 in Piazzetta Pascoli davanti Palazzo Lanfranchi a Matera per richiamare l’attenzione dei Lucani sul sempre più evidente tentativo da parte della politica e delle istituzioni nazionali e locali di disattendere la volontà del popolo italiano espressa dal voto Referendario del 12-13 giugno 2011.
Oltre 27 milioni di italiani hanno chiesto di mantenere l’acqua fuori dal mercato ed altrettanti hanno votato per l’esclusione del profitto dalle bollette.
Presidente Monti, presidente  De Filippo, Consiglieri regionali: dove è la risposta al mare di “SI” che hanno abrogato il decreto Ronchi? Per quanto tempo andremo ancora avanti con la gestione della risorsa idrica da parte di società di diritto privato (Acquedotto Lucano e Acqua Spa)? Per quanto tempo ancora gli enti preposti alla gestione dell’acqua continueranno a sottrarre illegittimamente dalle tasche dei lucani la quota relativa alla “remunerazione del capitale investito” abrogata dal secondo quesito referendario?
È ora di dare risposte precise. Per questo motivo il Coordinamento Regionale in occasione del presidio lancerà la campagna nazionale di OBBEDIENZA CIVILE “IL MIO VOTO VA RISPETTATO” con l’obbiettivo di ricondurre l’azione delle istituzione nell’alveo della legittimità costituzionale.
Con i Referendum abbiamo cancellato il profitto dalla gestione dell'acqua ma nonostante ciò Acquedotto Lucano continua con le bollette ad intascare illegittimamente una quota pari al 4,56% della fornitura fatturata attinente la “remunerazione del capitale investito”, nonostante l’abrogazione della relativa norma sia operativa dal 21/07/2011.
Pertanto i cittadini che vorranno aderire alla “campagna”,  potranno nei prossimi giorni chiedere l'adeguamento della bolletta e la restituzione di quanto illegittimamente incassato ed in caso di mancato adeguamento della tariffa da parte del gestore procedere all’autoriduzione delle bollette.
Chiediamo, inoltre, con forza che la proposta formulata dal Coordinamento e sostenuta da tanti cittadini di inserire nella stesura del Nuovo Statuto Regionale il PRINCIPIO REFERENDARIO DELL’ACQUA “BENE COMUNE PRIVO DI RILEVANZA ECONOMICA” sia approvata dal Consiglio Regionale dando così - al di là degli stanchi e vuoti rituali che di volta in volta si mettono in scena incontrando ora questo ora quello -  una dimostrazione effettiva di sensibilità democratica e rispetto della volontà popolare.
Tutti in piazza perché si scrive “acqua” ma si legge “democrazia”!

 

Coordinamento Regionale Acqua Pubblica di Basilicata