Il voto referendario sull'acqua pubblica va rispettato
- Post 02 Febbraio 2012
Oltre 27 milioni di italiani hanno chiesto di mantenere l’acqua fuori dal mercato ed altrettanti hanno votato per l’esclusione del profitto dalle bollette.
Presidente Monti, presidente De Filippo, Consiglieri regionali: dove è la risposta al mare di “SI” che hanno abrogato il decreto Ronchi? Per quanto tempo andremo ancora avanti con la gestione della risorsa idrica da parte di società di diritto privato (Acquedotto Lucano e Acqua Spa)? Per quanto tempo ancora gli enti preposti alla gestione dell’acqua continueranno a sottrarre illegittimamente dalle tasche dei lucani la quota relativa alla “remunerazione del capitale investito” abrogata dal secondo quesito referendario?
È ora di dare risposte precise. Per questo motivo il Coordinamento Regionale in occasione del presidio lancerà la campagna nazionale di OBBEDIENZA CIVILE “IL MIO VOTO VA RISPETTATO” con l’obbiettivo di ricondurre l’azione delle istituzione nell’alveo della legittimità costituzionale.
Pertanto i cittadini che vorranno aderire alla “campagna”, potranno nei prossimi giorni chiedere l'adeguamento della bolletta e la restituzione di quanto illegittimamente incassato ed in caso di mancato adeguamento della tariffa da parte del gestore procedere all’autoriduzione delle bollette.
Chiediamo, inoltre, con forza che la proposta formulata dal Coordinamento e sostenuta da tanti cittadini di inserire nella stesura del Nuovo Statuto Regionale il PRINCIPIO REFERENDARIO DELL’ACQUA “BENE COMUNE PRIVO DI RILEVANZA ECONOMICA” sia approvata dal Consiglio Regionale dando così - al di là degli stanchi e vuoti rituali che di volta in volta si mettono in scena incontrando ora questo ora quello - una dimostrazione effettiva di sensibilità democratica e rispetto della volontà popolare.
Tutti in piazza perché si scrive “acqua” ma si legge “democrazia”!
Coordinamento Regionale Acqua Pubblica di Basilicata
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