La diffusione della notizia relativa alla scomparsa di Karina Elizabeth Cruz Reyes ha moltiplicato le segnalazioni di localizzazione alle autorità incaricate dell’indagine. Numerose, in particolare, sono state le telefonate ai carabinieri che indagano sul caso dal martedì 17 settembre, giorno in cui il marito della signora si era recato alla stazione di Marconia per denunciare la scomparsa della moglie, avvenuta nella mattinata di sabato 14 settembre. In un primo momento l’uomo non si era preoccupato. Rincasato dopo un’assenza di alcune ore, non aveva trovato Karina in casa. L’aveva vista in prima mattinata, quando lei ha preparato la colazione ai suoi due figli di quindici e tredici anni, poi lui li ha accompagnati a scuola. Pare che la donna si fosse dovuta recare a fare qualche compera, in maniera del tutto ordinaria. Ma col passare delle ore la preoccupazione ha iniziato a farsi strada, anche se, fino a sera, il convincimento sembrava quello di una visita a qualche amica. Ma Karina Elizabeth, quel giorno, non aveva incontrato sue conoscenti. Di qui l’attivazione delle ricerche e la successiva denuncia alle autorità competenti. Da ieri, tuttavia, con la notizia diventata di dominio pubblico a livello locale e nazionale, essendo stata diffusa anche dalla trasmissione “Chi l’ha visto”? oltre che dal nostro giornale e sul circuito facebook, le segnalazioni si sono moltiplicate anche se, in questi casi, le autorità sono ben consapevoli di dover fare delle ampie scremature. Certo nelle ultime ore le piste, proprio a causa delle numerose telefonate, si sono dilatate, ma al momento in cui andiamo in stampa non risultano sostanziali novità. Le ricerche proseguono senza tralasciare alcun particolare ed alcuna ipotesi, anche se finora non c’è traccia di Karina Elizabeth Cruz Reyes, che sembra essersi dileguata nel nulla.
Sposata da sedici anni, la signora, quarantenne di origini messicane, aveva trovato lavoro, questa estate, nel campo della ricettività turistica a Maratea, dopo che, con il resto della famiglia, sempre per lavoro, aveva trascorso due anni in Inghilterra, in precedenza ancora qualche tempo a Marconia, mentre in passato la coppia aveva vissuto in America.
La mattina del 14 settembre la signora avrebbe dovuto avere un cellulare che, secondo indiscrezioni, risulterebbe spento sin dal primo tentativo di chiamata successivo al suo allontanamento.
Per ogni utilità è opportuno ribadire che, al momento della scomparsa, la donna indossava un paio di jeans marroni, camicia a maniche lunghe grigia, un paio di scarpe tipo zeppe marrone con lacci neri, una borsa di pelle nera. Ha occhi castani, capelli neri, una corporatura normale ed è alta 1 metro e 58 centimetri.
Roberto D'Alessandro
pubblicato su Il Quotidiano della Basilicata
