29Aprile2024

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Bonus carburanti. Benedetto: "In arrivo nuova campagna sbeffeggiamenti"

“Dopo essere stati sbeffeggiati dalla grande stampa nazionale (tutti ricordano il titolone del Corriere della Sera “Nella Basilicata del petrolio il pieno gratis ai cittadini”) adesso, se fosse confermata la notizia che il Tar del Lazio si appresta a bloccare la seconda tranche del “bonus carburanti” a vantaggio dei veneti, corriamo il rischio di una nuova campagna di derisione delle nostre comunità”. A sostenerlo è il presidente del gruppo IdV alla Regione Nicola Benedetto.
“Più che interessato al nuovo ricorso al Consiglio di Stato da parte della Regione Basilicata, come è accaduto già in altra occasione sempre nei confronti del Tar del Lazio, e quindi – aggiunge – più che appassionato ad interpretazioni giuridico-costituzionali sulla titolarità e sulle quote di spartizione dell’elemosina del Ministero per lo Sviluppo Economico, penso a quella che si conferma come una vicenda diventata l’autentica farsa della gestione del petrolio lucano. E se questa volta è persino un esponente del Pdl (Gianni Rosa), vale a dire di quel partito che ha ricoperto i muri dei comuni della regione con manifesti inneggiati al “ grande risultato “ della card carburanti, a rigettare la difesa d’ufficio della stessa card-elemosina, mettendola in discussione, spingendosi oltre sino a criticare, per la prima volta dal versante Pdl, il Memorandum sul petrolio, forse è veramente arrivato il momento di stoppare tutto e riflettere”.
“Più volte – dice Benedetto - ho dimostrato, dati alla mano, che non solo il vantaggio del nostro petrolio è maggiore per l’economia tarantina (le ricadute per i servizi di operazione, tecnico-nautici, portuali e, infine, commerciali e professionali, per una nave di 100mila tonnellate, per 4-5 giorni di sosta, ammontano a 60mila euro) ma che lo svantaggio della Basilicata rispetto alle altre regioni ci fa uscire dall’Obiettivo 1 e quindi ci colpisce due volte per effetto dell’operazione di rimodulazione dei fondi Ue che è alla base del cosiddetto Piano anti-povertà del Governo con il rastrellamento di fondi europei già destinati alla Basilicata come ad altre Regioni del Sud. E’ inutile continuare a girarci intorno: o la questione della gestione del petrolio si affronta con una strategia complessiva e definitiva oppure – continua Benedetto – dovremo accontentarci delle elemosine di Governo, Ue e petrolieri, che da una mano erogano spiccioli e dall’altra se li riprendono con gli aumenti sul costo alla pompa.
E se non riusciamo come Governo Regionale a fare meglio che incassare le royalties così come da accordi pregressi che perlomeno parte di esse venga destinata a investimenti formativi sui nostri abitanti, una formazione specialistica indiscutibile che consenta loro di trovare occupazione nel settore dell’estrazione nella loro terra, ancora martoriata dall’emigrazione. Il settore ha ampi margini di sviluppo, anche in termini di filiera e sono convinto che attraverso un partenariato pubblico-privato ed una efficiente cabina di regia con l’Eni si possano trovare le soluzioni che tutti si attendono, in termini di crescita del Pil e di sostenibilità, non solo ambientale ma anche occupazionale. Al 2015, e cioè al raddoppio della produzione, dobbiamo arrivare già preparati, con risorse professionali capaci e di valore, in grado di entrare a far parte dei cicli produttivi. Questo significa - conclude Benedetto – che il Memorandum non è più un tabù da non infrangere”.