08Maggio2024

Download Template for Joomla Full premium theme.

Deutschland online bookmaker http://artbetting.de/bet365/ 100% Bonus.

Online bookmaker bet365

Bolognetti in sciopero della fame e dalla sete. Chiede istituzione anagrafe dei siti inquinati da bonificare

“Con tutta la prudenza e il senso di responsabilità di cui sono capace, nelle prossime ore  passerò ad altra forma di dialogo nonviolento.
Dalla mezzanotte di venerdì 24 ottobre, alternerò un giorno di sciopero della sete e della fame a un giorno di sciopero della fame.  
Per il resto, ribadisco al Presidente Marcello Pittella che l'unica “rivoluzione” possibile, di fronte allo stato di avanzata putrefazione prodotto da settant’anni di regime partitocratico, passa attraverso la cruna d'ago del rispetto dello Stato di diritto, della legge, della Costituzione, delle Convenzioni a tutela dei diritti umani e tra questi ci metto il diritto alla conoscenza”.
Così il segretario dei Radicali Lucani Maurizio Bolognetti, già in sciopero della fame dallo scorso 15 ottobre per richiedere l’istituzione, in Basilicata, dell’anagrafe dei siti inquinati da bonificare.
“La mia – prosegue Bolognetti - è fame sete di legalità, giustizia, diritto e diritti. Rinnovo l’invito rivolto alla Regione Basilicata a rispettare la sua propria legalità, ad applicare l’art. 251 del Codice dell’Ambiente e quanto la stessa Regione aveva scritto nel “Documento Propedeutico di indirizzo per l’aggiornamento e l’adeguamento del PRGR”(DGR 1631/2012).
Anagrafe dei siti da bonificare, ora”!

“Noi di Mediterraneo-no Triv – è scritto in una nota di sostegno alla richiesta del segretario dei Radicali Lucani - esprimiamo sostegno e apprezzamento per l’iniziativa nonviolenta di Maurizio Bolognetti, finalizzata ad ottenere il rispetto di una legge dello Stato e del diritto a poter conoscere per deliberare. Stupisce e non poco che lo sciopero della fame intrapreso dal 15 ottobre dall’esponente radicale – che si accinge a passare allo sciopero della sete - quale forma di dialogo nonviolento con le Istituzioni per sollecitare la realizzazione dell’anagrafe dei siti da bonificare, sia stato definito dall’Assessore all’Ambiente Berlinguer “diseducativo”.
In effetti, le Regioni devono predisporre l’anagrafe dei siti da bonificare nel territorio perché così dispone la legge.
Il censimento comporta non solo l’inserimento nell’elenco, di tutti i siti sottoposti a ripristino ambientale, ma anche con l’individuazione dei soggetti cui compete la bonifica e degli enti di cui la regione intende avvalersi in caso di inadempienza dei soggetti obbligati.
Un complesso di informazioni, quindi, che dovrebbe rappresentare l’informatizzazione  di tutti i dati necessari per garantire l’ottimale gestione degli interventi di bonifica.

Il censimento consentirebbe ai cittadini di potere visualizzare l’elenco dei siti contaminati e consultare tutti i dati relativi anche agli inquinanti presenti in determinati luoghi.
Un punto di raccordo di informazioni per gestire i complessi aspetti tecnici e amministrativi della bonifica dei siti inquinati e da aggiornare costantemente.
Tutto bello e meraviglioso se non per un particolare: la Basilicata non ha ancora costituito il censimento e l’anagrafe dei siti da bonificare in Lucania, così come previsto dall’art. 251 DLgs 152/2006, nonostante le ripetute sollecitazioni formali in tal senso del Segretario di Radicali Lucani.
Non sono mancate, in  questi anni, risposte da parte della Regione Basilicata che però non possono essere considerate soddisfacenti per due motivi.
La prima è perché si fa rinvio a non meglio comprensibili difficoltà tecniche e la seconda che il tempo trascorso è eccessivo.
Ma nelle altre Regioni hanno avuto le stesse identiche e insormontabili difficoltà che ha la Basilicata? Certo che no e l’anagrafe dei siti da bonificare è diventata anche occasione per realizzare quella trasparenza, in materia ambientale, sempre auspicata dai cittadini.
Caro Assessore Berlinguer di diseducativo in Basilicata c’è solo la continua, ostinata e pervicace violazione della legge.
Nei prossimi giorni Mediterraneo No Triv presenterà all’ufficio protocollo della Regione una formale richiesta in tal senso.
Sarebbe sicuramente diseducativo non dare legittime risposte ai cittadini e, forse, anche un poco contrario alla legge. Non crede Assessore Berlinguer”?