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La Giunta Regionale, su proposta dell’Assessore alle Attività Produttive, ha approvato l’Avviso pubblico denominato “Destinazione over35 – Concessione di incentivi finalizzati all’autoimpiego e all’autoimprenditorialità a favore dei destinatari dell’avviso pubblico #destinazione over35- percorsi di politiche del lavoro e di inclusione attiva”.
“Riteniamo che il procedimento di individuazione delle aree potenzialmente idonee sia lacunoso e necessiti pertanto di una scelta ponderata che tenga presente i limiti e le cause di esclusione fissati dalle norme tecniche ISPRA che, nel caso della Basilicata, non sono state rispettate nell’individuazione dei siti potenzialmente idonei ad ospitare il deposito unico nazionale di rifiuti nucleari. Inoltre tenuto conte che circa l’80% dei rifiuti nucleari attualmente è presente nel nord Italia, non è stato valutato l’elevato rischio di un lungo trasporto di rifiuti pericolosi per raggiungere luoghi come la Basilicata”.
Si riporta il comunicato del consigliere regionale dei M5s Gianni Leggieri inerente l’immobilismo della regione che a suo dire non apre la “stagione dei concorsi”
I proclami sull’avvio della stagione concorsuale in Regione Basilicata, con i quali il presidente Bardi ha accompagnato l’approvazione del piano dei fabbisogni per il triennio 2021-2023, non trovano riscontro nelle modalità con le quali il capo di gabinetto Busciolano è intervenuto dando indicazioni sulle modalità di attuazione del piano stesso, in particolare relativamente alle modalità di reclutamento della dirigenza. Una ingerenza inaccettabile rispetto a quanto previsto nella relazione illustrativa approvata dalla giunta, nella quale non vi è alcun riferimento alla volontà di ricorrere a scorrimenti o mobilità in alternativa a procedure concorsuali.
Per la prima volta nella sua storia la Regione Basilicata si doterà di una legge recante “Norme per la prevenzione e la limitazione delle emissioni odorigene” che detta un chiaro e preciso percorso da attuare in caso di presenza di miasmi e composto, sinteticamente, da tre tappe: segnalazione dei cittadini al Comune di riferimento, verifica delle cause da parte dell’Arpab, azione della Regione Basilicata, dipartimento Ambiente, per il contrasto al fenomeno.