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I Carabinieri della Compagnia di Policoro nei giorni scorsi hanno notificato due provvedimenti di divieto di avvicinamento alla persona offesa con l’applicazione del “braccialetto elettronico” nei confronti di un 41enne di Policoro e di un 32enne di Scanzano Jonico entrambi ritenuti responsabili di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali nei confronti della propria moglie anche alla presenza di figli minorenni. I provvedimenti scaturiscono da due autonome attività avviate dai militari a seguito delle denunce presentate dalle vittime presso la Stazione Carabinieri di Policoro in cui manifestavano le loro preoccupazioni per ripetuti episodi di minacce, ingiurie e percosse ricevute dal proprio coniuge nel corso della loro convivenza e perpetrate anche alla presenza di figli minori.
Nella mattinata odierna personale della Squadra Mobile di Matera e personale del Commissariato P.S. di Policoro hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Matera nei confronti di un Assistente Capo della Polizia di Stato in servizio presso l’ufficio UPGSP della Questura di Matera.
I Carabinieri della Compagnia di Policoro hanno notificato un provvedimento di divieto di avvicinamento alla persona offesa nei confronti di una 43enne di Scanzano Jonico ritenuta responsabile di atti persecutori e tentato esercizio arbitrario delle proprie ragioni in danno di un’altra donna del posto. L’indagata, con condotte reiterate e per motivi legati al possesso di un cane, avrebbe ingiuriato, minacciato gravemente e comunque molestato la vittima mediante l’invio di numerosi messaggi di testo e vocali tramite un applicativo di messaggistica istantanea, effettuando appostamenti sotto l’abitazione, così cagionando alla vittima un grave e perdurante stato di ansia e paura, costringendola a mutare le proprie abitudini di vita. Allarmata dalle ripetute minacce, la vittima si rivolgeva ai Carabinieri di Policoro che, avviate tempestivamente le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera, venivano raccolti gravi indizi di colpevolezza a carico della 43enne. Pertanto, il Giudice delle Indagini Preliminari concordando con le evidenze investigative portate alla sua attenzione dal Pubblico Ministero, emetteva la misura cautelare, vietando all’indagata di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla vittima, con l’applicazione del controllo mediante mezzi elettronici (cosiddetto “braccialetto elettronico”).
Si precisa, comunque, che gli accertamenti compiuti finora sono nella fase delle indagini preliminari e necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa.
Per l’attività repressiva operata dai Carabinieri sotto la direzione della Procura della Repubblica di Matera, è stata fondamentale la collaborazione della vittima, che ha riposto nelle Istituzioni la totale fiducia.
Nel rispetto dei diritti della persona indagata, della presunzione di innocenza e della necessaria successiva verifica dibattimentale, i Carabinieri della Compagnia di Policoro hanno sorpreso, nella quasi flagranza di reato, un 40enne del luogo che, da circa un anno, era solito maltrattare l’anziana madre convivente, sottoponendola a continue vessazioni, ingiuriandola, e usando violenza sulle cose danneggiando – anche irreparabilmente - alcuni arredi e suppellettili in casa.
Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, della presunzione di innocenza e della necessaria verifica dibattimentale, per quanto risulta allo stato attuale, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, si comunica quanto segue.