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Entro pochi giorni il governo dovrebbe emanare il decreto interministeriale che – facendo seguito alla legge di Bilancio – porterà a una riduzione drastica degli istituti scolastici nel nostro paese con la scusa del calo demografico e stravolgendo le indicazioni del Pnrr. Il risultato di questa operazione – che eleva a 900 il numero minimo di ragazze e ragazzi per mantenere in vita un istituto – sarà che al termine del prossimo triennio le attuali 8.007 istituzioni scolastiche, attraverso smembramenti e accorpamenti di plessi e sedi, dovrebbero diventare 7.309.
“Abbiamo deciso di adottare in Consiglio provinciale una delibera nella quale si esprime netta contrarietà all’applicazione dei nuovi coefficienti per il dimensionamento scolastico e si chiede ufficialmente alla Regione Basilicata di opporsi in tutte le sedi a quanto previsto dalla norma. Chiediamo, altresì, alla Regione di sostenere il principio per cui nelle regioni come la nostra con scarsa densità demografica, la quasi totalità di comuni svantaggiati e calo demografico in atto, si preveda l’applicazione di un coefficiente di 600 studenti per determinare il numero di istituzioni scolastiche e di 400 per istituto. Infine, nella delibera abbiamo chiesto a via Anzio di aggiornare le linee guida regionali per il dimensionamento, al fine di permettere alla Provincia il mantenimento di un numero ragionevole di istituzioni scolastiche sul territorio”.
Dimensionamento scolastico, il presidente dell’UPI Basilicata, Piero Marrese: “Con i nuovi parametri sul dimensionamento scolastico la Basilicata diventa la regione più penalizzata d’Italia. Al presidente Bardi chiediamo di valutare l’opportunità del ricorso alla Corte Costituzionale”.
Le problematiche della scuola indotte dallo spopolamento e, segnatamente, il tema del dimensionamento scolastico sono state all’ordine del giorno di un incontro che si è svolto stamane, in modalità mista presenza-remoto, nella sala consiliare della Provincia di Matera.
E’ stata inviata al sig. Sindaco, al presidente del consiglio comunale e alla segretaria generale del comune di pisticci la richiesta di istituire un “tavolo permanente di concertazione” tra l’amministrazione comunale, gli istituti scolastici di ogni ordine e grado del territorio comunale e le parti sociali eventualmente individuate, al fine di concordare una linea comune circa il piano di dimensionamento scolastico.