Venerdì, 03 Maggio 2024

Striscia la salute

Gennaio 04, 2021

Undici anni fa, dopo estenuanti trattative sui destini dell’Ospedale di Tinchi di Pisticci (MT) col Gotha politico della Regione Basilicata perennemente capeggiato dal PD, il primo luglio 2010 decidemmo di occupare il tetto di quell’ospedale, ovvero quando ci accorgemmo che i rappresentanti istituzionali regionali di quel partito ci prendevano per i fondelli, che la trattativa era pura messa in scena, e che i giochi erano già stati decisi a tavolino e nulla avrebbe fatto cambiare loro idea.

Il presidente della regione Vito Bardi dice che la regione Basilicata sta iniziando con 5mila dosi di vaccino per i sanitari e per chi sta a stretto contatto con i positivi, poi, arriveranno man mano a 9mila dosi di vaccino e “speriamo che continui” ha detto il presidente ma, nel frattempo, arrivano i primi vaccini a Matera; a Policoro invece ancora nulla, probabilmente fra poche settimane.

L'ospedale di Tinchi torna alla ribalta nazionale. Dopo il servizio del Tg1 delle 20 andato in onda un mese fa, il nosocomio pisticcese ha fatto nuovamente discutere di sé in un servizio andato in onda su "Striscia la Notizia", il tg satirico che va in onda in prima serata su Canale 5.

Di seguito si pubblica la nota integrale condivisa dall'Amministrazione e Consiglio comunale all'unanimità, nella seduta di ieri, finalizzata a chiedere alla Regione la riapertura dell'Ospedale di Tinchi, e inoltrata al Ministro della Salute, al Presidente della Regione, all'Assessore alla Sanità e al Direttore Generale ASM.

L'annosa questione dell'ospedale di Tinchi ha avuto risonanza nazionale. Un servizio del Tg1 delle ore 20, andato in onda ieri, ha denunciato la mancata apertura del nosocomio, nonostante i tempi che stiamo vivendo renderebbe necessario il reperimento di nuovi posti letto, così come accaduto in altre regioni. Intervistato, l'assessore alla sanità della regione Basilicata, Rocco Leone, ha giustificato la cosa come già sapevamo: mancanza dell'agibilità. A proposito, si sono espressi la sezione locale del Partito Democratico, l'ex sindaco di Pisticci, Vito Di Trani ed il Comitato in difesa dell'ospedale di Tinchi. Di seguito le loro note:


PD PISTICCI: "Riapriamo l’ospedale di Tinchi: l’ospedale è utilizzabile! A maggior ragione per fronteggiare l’emergenza Covid19!"

"Aspettare oltre in piena crisi pandemica è oltraggioso nei confronti dei malati, dei cittadini e del ragionevole buon senso". 

Lo dichiara in una nota la segreteria del PD di Pisticci-Marconia, che poi continua:

"E’ irritante il comportamento dell’assessore alla sanità lucana Leone che continua a temporeggiare e a improvvisare giustificazioni sulla riapertura del nosocomio. 
Come è certo che la Basilicata è arrivata a fronteggiare la pandemia da Covid 19 in modo improvvisato e con un’armatura istituzionale e civile piena di buchi. 
Con un personale politico che si è affermato in Regione e che la governa senza una linea programmatica e senza un vero progetto per la sanità lucana, esattamente come per ogni altra istanza territoriale. 
Il governo della sanità è di competenza regionale e rappresenta l’80% dei bilanci regionali. 
Il Presidente Bardi e l’assessore Leone hanno mostrato nel complesso una totale incapacità di governo nella preparazione dell’apparato sanitario alla seconda ondata: si è stupito solo chi, per superficialità o malafede, non si era accorto o aveva taciuto sulla bassissima qualità di questi politici. 
A tal proposito, poi, ci chiediamo quale sia la posizione sulla vicenda di Tinchi della neo-destra pisticcese Tuccino-Di Benedetto-Fuina e sulla mediocre gestione della sanità regionale da parte del centro destra.
I cittadini hanno ben chiaro quale sia il grado di qualità delle istituzioni in questa fase tanto delicata e difficile ma hanno comunque necessità di risposte non più rinviabili da imbarazzanti sotterfugi e se chi gestisce non ha le giuste capacità farebbe meglio a dimettersi. 
Non si gioca con la salute e la vita delle persone!"

 

VITO DI TRANI, FORUM DEMOCRATICO: "La legge permette l'apertura subito"

“Ho appena visto il servizio del  TG1 sull’ospedale di Tinchi. Intervistato l’Assessore Regionale alla Sanità Leone su mancata apertura dell’Ospedale,  risponde per la ennesima volta che manca l’Agibilità. Mettendo pure da parte la ignoranza dell’Assessore  a riguardo, visto che ad inizio Covid sono state emanate leggi  che ne permettono l’utilizzo immediato, sorge spontanea una riflessione: mentre con la precedente amministrazione  regionale e comunale  siamo riusciti ad abbattere il 3° piano,  impedendo il trasferimento di Dialisi  e ambulatori vari,  ivi compresi quelli di Endocrinologia e Djabetologia,  facendo lavorare i muratori  di notte ed i sanitari di giorno, ora questo Assessore,  che non percepisce  il dramma  che il popolo lucano sta vivendo per via del Covid, che non ha coscienza  di aver portato  la nostra regione ad un RT ( indice di contagiosità)  fra i più alti d’Italia, che vive in un mondo tutto suo, onirico e a luci diffuse, con la propria maggioranza  dimostra ancora una volta la propria inconsistenza  ed inconcludenza, non riuscendo a mandare in deroga  il DM 70, decretando  di fatto il ridimensionamento  dell’Ospedale Madonna delle Grazie di  Matera  con la soppressione di parecchi reparti  e non riuscendo a dare in 8 mesi  di pandemia, l’Agibilità  a Tinchi, di cui non c’è assolutamente bisogno” . E’ questa la prima parte della nota fattaci pervenire dall’ex Sindaco Vito Di Trani, che poi va avanti deciso e si sofferma su  quello che lui definisce  “ atteggiamento vessatorio” dello stesso Assessore, nei confronti di  medici soprattutto quelli di famiglia  e pediatri di libera scelta, “categoria a cui - aggiunge Di Trani - lo stesso appartiene e quindi con un evidente conflitto di interessi, trovandosi contemporaneamente  ad essere lavoratore e datore di lavoro di se  stesso e la leggerezza con cui ha firmato lo stralcio della nostra convenzione trascurando in maniera vergognosa  un particolare non affrontato  nemmeno da quella  nazionale: i medici  di famiglia e i pediatri di I.S. minaccciati, tra l’altro, di provvedimenti disciplinari  ed addirittura di essere privati  della Convenzione, nel caso di rifiuto ad eseguire i tamponi  rapidi, lavorano nel caos più totale ed in una situazione di estremo pericolo senza godere della copertura Inail “. Il documento di Di Trani, così conclude: “ Per la ennesima volta, da un medico in quarantena , che non ha tradito il giuramento di Ippocrate, come tutti i suoi colleghi, per aver visitato un positivo asintomatico e in attesa di tampone e da un consigliere comunale  della comunità pisticcese, l’invito a passare la mano  dal momento che la pazienza del popolo lucano  tutto è finita”. (MICHELE SELVAGGI)

 

COMITATO DIFESA OSPEDALE TINCHI: "Si potrebbe velocizzare il disbrigo degli iter per legge"

"Riguardo alle autorizzazioni e all'inagibilità e ai lavori che non sono ancora terminati. In deroga a tutto quello che l'assessore regionale dottor Rocco Luigi Leone ha dichiarato davanti a 4/5 milioni di telespettatori del Tg1, il Comitato difesa Ospedale di Tinchi riafferma, con forza, che si potrebbe velocizzare il disbrigo dell'iter amministrativo burocratico per legge applicando il decreto ministeriale del 17 marzo scorso. All'articolo n.4 il decreto legge prevede in modo esplicito, chiaro e preciso deroghe alle disposizioni in materia di edilizia. Già nella prima fase del lockdown il Comitato suggerì di prendere in considerazione da subito la nostra struttura per evitare di arrivare troppo in ritardo ma, a Matera è già caos. Attraverso le sue dichiarazioni, l'assessore regionale alla Sanità assume un impegno molto forte verso la comunità collina-Materana, nel mentre la Basilicata va sempre più verso la zona rossa, l'assessore Leone "pensa" di poter consegnare la struttura "nei primi mesi del 2021". Adesso la domanda è d'obbligo: l'assessore regionale alla Sanità rispetterà i suoi impegni?"

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